ECONOMIA
Lavoro, cosa cambia
Jobs act, in Gazzetta i decreti su contratto a tutele crescenti e nuovi ammortizzatori sociali
La riforma del lavoro pubblicata in Gazzetta Ufficiale. I decreti legislativi che istituiscono il contratto a tutele crescenti e i nuovi ammortizzatore sociali sono stati firmati il 4 marzo dal capo dello Stato, al rientro dalla sua visita a Bruxelles
Il nuovo articolo 18
Nei casi in cui non ricorrano gli estremi per il licenziamento economico di un lavoratore assunto con contratto a tutele crescenti, il giudice dichiara la cessazione del rapporto di lavoro, condannando il datore di lavoro al pagamento di un'indennità di importo pari a 2 mensilità dell'ultima retribuzione, con un tetto minimo di 4 e massimo di 24 mensilità (mentre per le pmi restano le regole attuali: l'indennizzo cresce di una mensilità per anno di servizio con un minimo di 2 ed un massimo di 6 mensilità).
Ammortizzatori
Dal 1° maggio viene istituita la nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) per i lavoratori disoccupati, con almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti, che possano far valere 30 giornate di lavoro nei 12 mesi precedenti. Ha una durata massima di 24 mesi (dal 2017 scendono a 18 mesi), con un importo massimo di 1.300 euro (dal quarto mese scatta una riduzione del 3% al mese), ma l'erogazione è condizionata alla regolare partecipazione ad iniziative di attivazione lavorativa. Per quanti, pur avendo beneficiato della Naspi, dovessero rimanere senza occupazione e in una condizione economica di bisogno, ci sarà l'assegno di disoccupazione (Asdi), istituito in via sperimentale nel 2015, per una durata massima di 6 mesi, per un importo pari al 75% della Naspi (non oltre l'assegno sociale).