Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Khashoggi-principe-Salman-fa-condoglianze-al-figlio-del-giornalista-2bbdb38c-3cd1-4fc7-97d8-8787a8a0049e.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'omicidio dello scrittore saudita

Khashoggi: principe Salman fa condoglianze al figlio del giornalista

Telefonata tra il presidente turco Erdogan e presidente degli Stati Uniti Trump: "Fare piena luce sulla vicenda". Erdogan ha annunciato che fornirà dettagli sul caso domani, stesso giorno in cui si apre a Riad il vertice economico 'Davos nel deserto' 

Condividi
Il principe saudita Mohammed bin Salman ha telefonato al figlio di Jamal Khashoggi - ha fatto sapere in una nota ufficiale - per esprimere le sue condoglianze per la morte del giornalista ucciso al consolato saudita di Istanbul da un gruppo di persone tra le quali, si sospetta, anche un membro dell'entourage della famiglia reale.

Il gesto avviene mentre cresce la pressione internazionale sul regno saudita di fronte all'omicidio avvenuto il 2 ottobre scorso in circostanze non ancora chiare. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che fornirà dettagli sul caso in un discorso al parlamento turco atteso per domani, lo stesso giorno in cui di apre a Riad il vertice economico detto 'Davos nel deserto' presieduto dal principe bin Salman, che molti invitati hanno deciso di disertare a seguito dell'omicidio di Khashoggi. 

Telefonata Erdogan- Trump: fare piena luce
E il presidentie Erdogan ha parlato del caso con il presidente Usa Donald Trump, durante una telefonata. Lo riferiscono fonti della presidenza di Ankara, secondo cui i due leader hanno sottolineato che sulla vicenda "deve essere fatta luce in tutti i suoi aspetti". 

Media turchi: Dal consolato saudita telefonate all'ufficio del principe
Almeno 4 chiamate sarebbero state fatte dal consolato saudita di Istanbul all'ufficio del principe ereditario Mohammed bin Salman il giorno dell'uccisione di Jamal Khashoggi. Lo scrive il quotidiano turco Yeni Safak, molto vicino al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan. Secondo il giornale, Maher Abdulaziz Mutreb, l'agente ritenuto più vicino al principe tra i membri del presunto "squadrone della morte" dei 15 agenti di Riad, avrebbe telefonato dal suo cellulare a Badr al Asaker, direttore dell'ufficio di bin Salman. Lo stesso Mutreb avrebbe chiamato anche un numero negli Stati Uniti, che sarebbe riconducibile all'ambasciatore saudita a Washington, Khaled bin Salman, fratello minore del principe ereditario, rientrato nel frattempo a Riad. 

Nuovi interrogatori tra i dipendenti del consolato saudita
I magistrati della procura di Istanbul stanno interrogando come testimoni altri 5 dipendenti turchi del consolato saudita nell'ambito dell'inchiesta sull'uccisione di Jamal Khashoggi. Nei giorni scorsi, erano gi stati sentiti più di 20 altri dipendenti, molti dei quali avevano riferito di essere stati invitati a non presentarsi al lavoro il giorno della morte del reporter. 

Telefonata Erdogan- Trump: fare piena luce
I presidenti di Turchia e Usa, Recep Tayyip Erdogan e Donald Trump, hanno discusso in una telefonata del caso. Lo riferiscono fonti della presidenza di Ankara, secondo cui i due leader hanno sottolineato che sulla vicenda "deve essere fatta luce in tutti i suoi aspetti". Erdogan ha annunciato che renderà pubblici
domani mattina i risultati dell'inchiesta. 

Colloquio Trump Macron sul caso Kashoggi
I presidenti francese e americano, Emmanuel Macron e Donald Trump, hanno parlato domenica sera dell'omicidio del giornalista e dissidente saudita, Jamal Khashoggi, ucciso all'interno del consolato del suo paese a Istanbul il 2 ottobre scorso. Lo ha reso noto la laCasa Bianca. La portavoce di Trump, Sarah  Sanders, ha spiegato che i due capi di Stato hanno parlato al telefono in vista dell'arrivo in Francia del presidente americano per commemorare il centesimo anniversario della fine della Grande Guerra. 

Germania non fornirà più armi all'Arabia Saudita
E dopo il caso Khashoggi la Germania ha fatto sapere che non venderà più armi all'Arabia saudita fino a che non sarà stata fatta chiarezza sulla vicenda

Riad, non useremo petrolio come merce di scambio
L'Arabia Saudita non utilizzerà il petrolio come leva politica nella disputa sulla morte del giornalista Jamal Khashoggi, e la politica energetica del Paese mirerà a garantire la stabilità dei mercati livello globale. Lo ha dichiarato Khalid Al-Falih, ministro dell'Energia del regno dell'Arabia Saudita, in un'intervista alla Tass.
Condividi