MONDO
Rivelazioni
La Cia ammette: "Dietro gli Ufo c'eravamo noi"
Quegli "oggetti volanti non identificati" non provenivano da altre galassie ma erano aerei spia U-2. A rivelarlo è la stessa agenzia di intelligence americana, che in un tweet ammette di essere responsabile "dell'insolita attività nei cieli negli anni '50"
A confessare l'amara verità per tutti gli appassionati di fantascienza è la stessa agenzia di intelligence americana che in un tweet ammette di essere responsabile ''dell'insolità attività nei cieli negli anni
'50'':
Remember reports of unusual activity in the skies in the '50s? That was us. #U2Week #UFODAY http://t.co/SOiapRR0MX pic.twitter.com/dOQjQ6ePxr
— CIA (@CIA) 2 Luglio 2014
Aeri militari scambiati per dischi volanti
Gli aerei commerciali, viene spiegato, allora volavano a un'altitudine compresa tra i 10.000 e i 20.000 piedi. Gli aerei militari come i B-47 e i B-57 operavano invece a un'altitudine sotto i 40.000 piedi. Gli aerei spia U-2 venivano quindi provati a un'altezza superiore ai 60.000 piedi, e un effetto collaterale di questi test - spiega la Cia - fu appunto l'impennata di avvistamenti di Ufo da parte di piloti dei voli di linea ignari di ciò che avveniva sopra le loro teste. A un'altitudine così elevata gli U-2 riflettevano la luce del sole e venivano scambiati per oggetti volanti non identificati.