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MONDO

I commenti

La foto di Aylan a #Bodrum che scuote le coscienze e il dibattito sui Social Network

La pubblicazione dell'immagine del corpo senza vita di un bambino di tre anni sulla spiaggia turca di Bodrum ha suscitato indignazione e ha scatenato un dibattito su Twitter

Siria Bodrum bambino morto migranti (Ap Photo)
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Roma A Bodrum si è consumata "la sconfitta dell'umanità". È questo uno dei commenti su Twitter circa la tragedia di Aylan, il bambino di tre anni che è morto con altri rifugiati mentre cercava di raggiungere l'isola greca Kos. Un bimbo che aveva una storia, ma soprattutto un grande sorriso con cui avrebbe dovuto affrontare la vita.

L'indignazione sul web
La foto del corpo di Aylan sulla spiaggia di Bodrum ha provocato sgomento, indignazione, orrore ma anche dibattiti e polemiche circa la necessità di pubblicare l'immagine che è diventata il simbolo dell'esodo forzato dei siriani che scappano dalla guerra, dalla morte.
 

La rete si interroga: è giusto pubblicare la foto?
Sui social Network c'è chi si sofferma a commentare la tragedia e chi valuta le diverse scelte fatte dai quotidiani e dai giornali online sulla pubblicazione della foto. Qualcuno, come il direttore della Stampa Mario Calabresi, sostiene che "il rispetto di questo bambino pretende che tutti sappiamo". In molti, su Twitter scrivono quanto è importante dover pubblicare quest'immagine per svegliare le coscienze assopite di fronte alla tragedia dei rifugiati. Tanti scelgono di sostenere questa posizione condividendo la prima pagina dal Manifesto dove campeggia la foto di Aylan senza censure, con il titolo "Niente asilo".

Serve un'immagine per smuovere le coscienze? 
Ma se tanti inorridiscono davanti all'immagine del corpo di Aylan, molti si chiedono se fosse davvero necessario pubblicare e diffondere la foto di un bambino per smuovere le coscienze. Come è possibile che soltanto un'immagine riesca a rendere consapevole il mondo della drammatica situazione dei profughi? commentano in tanti. E qualcuno, condividendo l'immagine di Aylan, richiama l'Europa e i paesi coinvolti a non voltare le spalle a queste persone e aprire le frontiere. 
 
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