ECONOMIA
La Legge di Bilancio
La manovra al vaglio dell'Europa. Renzi: "Aspettiamo di conoscere le resistenze di Bruxelles"
Intervista del Presidente del Consiglio al Tg1 e al Quotidiano Nazionale. Critica la Cgil di Susanna Camusso. Renzi: 'Contro l'evasione senza punire, no a gufi e vampiri'. M5S: "Bugia che durerà fino al referendum"
Renzi: "Aspettiamo di conoscere le resistenze dell'Europa
"Aspettiamo di conoscere le resistenze dell'Europa. Vogliono forse dire che spendiamo troppo sull'immigrazione? Grande considerazione. se gli europei ci aiutano ad accogliere, se diventano meno egoisti, noi risparmiamo molti soldi. lo diro' con buona educazione ma anche con chiarezza al prossimo Consiglio europeo".
Intervistato dal Quotidiano nazionale in apertura di prima pagina, il presidente del consiglio Matteo Renzi ribadisce quanto aveva detto ieri al Tg1 e difende la legge di bilancio.
Renzi: contro evasione ma senza punire, stop a gufi e vampiri
"La lotta all'evasione ha raggiunto nel 2015 il record di tutti i tempi con quasi 15 miliardi recuperati: ma lo facciamo senza il modello punitivo del passato che puntava su un sistema vessatorio. Per noi il cittadino va coinvolto prima non stangato subito. Dopo i Gufi, insomma, facciamo i conti anche con i Vampiri". Sulla sua enews Renzi replica alle critiche di chi ha visto nello stop a Equitalia una strizzata d'occhio agli evasori. Renzi rivendica di aver abbassato le tasse e di aver insieme aumentato il livello di recupero dell'evasione fiscale. "Stiamo abbassando le tasse e aumentando i diritti - scrive -. Il deficit è al livello più basso degli
ultimi dieci anni, il debito è stabilizzato".
Bersani? Cambia idea su tutto
"LIitalia deve crescere, ma crescere non solo come Pil. Anche nei valori, dalla scuola alla sanita'. Ed e' questo che stiamo cercando di fare", afferma Renzi, che non risparmia critiche all'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani: "Ha gia' cambiato idea su tutto, dal ballottaggio alle preferenze fino alle riforme costituzionali. Quando era il capo, Bersani richiamava al rispetto della ditta mentre adesso che e' opposizione ha cambiato idea anche su questo. Non mi stupirei a questo punto se cambiasse idea ancora e diventasse sostenitore della necessita' dei tagli alla sanita'".
Camusso: "Manca un'idea di sviluppo"
Premette che la manovra si può ancora solo commentare sulle slide del premier Matteo Renzi ma la legge di Bilancio varata dal governo sabato scorso non piace a Susanna Camusso. Secondo la segretaria generale della Cgil, intervistata dal Corriere della Sera, è una legge "in linea con il passato, solo un po' meno austera, e con l'idea che lo sviluppo non dipenda dal governo". Una legge che continua a distribuire "soldi a pioggia alle imprese" e che "manca di un progetto Paese". Se ci sono poche risorse, ha sottolineato, "bisogna usarle al meglio e non disperderle. Questa legge invece è la somma di tanti piccoli interventi e manca proprio un piano strategico".
M5s: Manovra da paese dei balocchi. Una bugia che durerà fino al referendum
La legge di bilancio appena approvata è da "paese dei balocchi", una "bugia" di Matteo Renzi che è come "Lucignolo". Lo dice il gruppo M5s alla Camera, commentando la manovra varata ieri. "Il Paese dei Balocchi in cui il premier Lucignolo vorrebbe portarci con questa legge di Bilancio dura lo spazio di una notte. Giusto il tempo di tenere in piedi una bugia che arrivi fino al voto del referendum". "Un esempio concreto? Renzi nelle sue slide parla di gettito di 4 miliardi dalla rottamazione delle cartelle e dalla pur doverosa abolizione di Equitalia. A parte la cifra decisamente gonfiata rispetto a stime precedenti di esponenti stessi del governo, soprattutto vorremmo capire come si fa a contabilizzare quale gettito nuovo di zecca delle risorse che sono già iscritte da anni nei bilanci di competenza degli enti impositori, i quali non sono naturalmente riusciti finora a riscuoterle". "È chiaro - prosegue M5s - che questa è una delle tante coperture farlocche che il governo utilizza per promettere mari e monti in vista del voto di dicembre. Le giostre del Paese dei Balocchi sono appena partite, ma a Renzi e Padoan sono già spuntate le orecchie d'asino".
Polemica Camusso-Calenda
Le misure di stimolo alla crescita contenute nel pacchetto varato sabato dal governo diventano materia di dura polemica tra il Segretario generale dell Cgil Susanna Camusso e il Ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda.
Camusso: Nessuna garanzia che imprese investano. Imprenditori si rifaranno il tablet?
A partire all'attacco è la Camusso che con un'intervista al Corriere della Sera mette in dubbio che le aziende utilizzino le risorse messe a disposizione del governo per fare investimenti produttivi. "È il terzo anno che Renzi dice alle imprese: adesso tocca a voi. Si continua a pensare che dandogli risorse a pioggia si stimoli lo sviluppo. Ma non hanno alcun vincolo", dice il Segretario della Cgil. . "Senza vincoli - attacca Camusso - anche una misura giusta come il superammortamento rischia di essere inutile. Gli imprenditori l`hanno usato per rifarsi la macchina, non per investire. Gli investimenti privati negli ultimi due anni sono scesi. Non vorrei che adesso si rifacessero il tablet. Anche la riduzione dell`Ires non necessariamente produce investimenti. Abbiamo la disoccupazione giovanile al 38%, non risolviamo il problema, e quello del Sud, dando soldi a pioggia".
Calenda: Da Camusso disprezzo antropologico per imprenditori
La segretaria della Cgil Susanna Camusso dimostra "un disprezzo antropologico verso l'imprenditore, come se non fosse un pezzo di societa' che crea crescita", replica a caldo il Ministro dello Sviluppo economico Calenda.
"Considero questa frase - ha proseguito Calenda riferendosi al rischio paventato da Camusso che gli incentivi vadano solo in macchine e tablet per gli imprenditori - fuori dal mondo, ci riporta a epoche storiche che non ci piace rivedere".