ECONOMIA
Audizione in Senato
Lavoro, Orlando: "Andiamo verso la proroga del blocco dei licenziamenti"
Il ministro del Lavoro: "Dobbiamo scongiurare con tutti i mezzi il rischio di una generazione perduta"
Il ministro ha poi spiegato che la proroga del blocco dei licenziamenti, inserita nel Dl Sostegno, nel caso "dei lavoratori che dispongono di strumenti ordinari sarà, in qualche modo, legata ad un termine che sarà definitivo. Invece per coloro che non sono coperti da strumenti ordinari sarà agganciato ad una riforma degli ammortizzatori sociali".
La crisi generata dalla pandemia ha penalizzato di più i giovani e le donne ed i lavoratori temporanei, che più spesso sono donne e giovani, ha sottolineato il ministro del Lavoro. Secondo Orlando "dobbiamo scongiurare con tutti i mezzi il rischio di una generazione perduta".
In particolare - ha fatto notare Orlando - la fascia d'età tra i 14 e i 34 anni, pur rappresentando solo un quarto dell'occupazione alle dipendenze del settore privato non agricolo, ha contribuito per oltre la metà alla perdita di posti di lavoro.
Orlando ha sottolineato che l'Italia resta il Paese con il più basso di attività e occupazione femminile nell'Ue, oltre 10 punti inferiore alla media dell'Unione. "Questi numeri - ha detto - impongono un'azione sia utilizzando strumenti indiretti già previsti che vanno rafforzati e messi a sistema, come sgravi e contributi, sia attraverso interventi diretti per la ripresa dell'occupazione femminile. In particolare utilizzando le risorse del Next Generation Ue per potenziare le infrastrutture sociali".
Per il reddito di cittadinanza e il reddito d'emergenza occorre una "manutenzione e un adattamento". Accanto a questi strumenti "altri andranno individuati soprattutto per far fronte ad un fenomeno che è di questi mesi, di queste settimane, che è quello del repentino impoverimento del ceto medio", ha detto il ministro del Lavoro.
Il ministro ha spiegato che "continua a crescere la povertà non solo di chi è senza lavoro ma anche di chi un lavoro lo ha. Siamo di fronte al drammatico tema di un lavoro povero, un lavoro che non riesce ad offrire stabilità e sicurezza alle persone".
"Il grave impatto della pandemia è stato contenuto - ha proseguito il ministro - sia da misure strutturali di contrasto, quali il reddito di cittadinanza, sia a quelle realizzate durante l'emergenza".
La platea dei beneficiari "del reddito di cittadinanza - ha spiegato - è cresciuta costantemente nei mesi dell'emergenza sanitaria fino a coinvolgere un milione e mezzo di nuclei familiari". Ad essa "si sono aggiunti i beneficiari del reddito d'emergenza che ammontano a oltre 300mila nuclei", ha aggiunto il ministro. Grazie a questi strumenti "la crisi sanitaria e la conseguente crisi economica - ha detto Orlando - non sono diventate ancora crisi sociale".
Il governo "sarà chiamato ad agire" per affrontare "le grandi crisi, come quelle di Ilva e Alitalia, su cui è necessario un salto di qualità", ha detto infine Orlando.