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POLITICA

Primo Maggio

Lavoro, Poletti: situazione migliorata, ma per i giovani molto resta da fare

Il ministro parla dei risultati del Jobs Act, della riforma Fornero e dell'impegno per l'occupazione femminile

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La situazione sul mercato del lavoro è migliorata ma "molto resta da fare, in particolare sul versante dell'occupazione giovanile". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso della consegna delle Stelle al merito del lavoro. "Dopo le misure generali di sostegno ai contratti a tempo indeterminato attivate per il 2015 e il 2016, bisogna ora pensare a interventi specificamente mirati a promuovere l'inserimento e l'occupazione dei giovani. Ne abbiamo già attivate alcune per il 2017, con l'impiego di fondi comunitari, ma contiamo di fare di più nell'ambito della legge di bilancio per il 2018", annuncia dopo aver compiuto un rapido excursus sull'impatto che il Jobs Act, la riforma del mercato del lavoro, ha avuto sull'occupazione.

"A seguito della crisi tra il 2008 e la fine del 2013 - ha spiegato Poletti - nel nostro Paese erano andati perduti 940 mila posti di lavoro. Dal 2014 è iniziata una costante ripresa dell'occupazione che ci ha consentito di recuperarne oltre 715 mila. Di questi, quasi 450 mila sono ricoperti da lavoratori ''permanenti''. E va sottolineato come il numero dei lavoratori permanenti sia più alto ora di quanto non fosse all'inizio della crisi: sono 103 mila in più". Un miglioramento cui fa riscontro, sempre a partire dal 2014, aggiunge, "una consistente riduzione delle richieste di Cassa Integrazione da parte delle imprese".

E per sbloccare il mercato e consentire un ingresso ai giovani Poletti ha ricordato anche gli interventi sulle pensioni con cui rendere più flessibile la riforma Fornero. "Confidiamo che le modifiche apportate al sistema pensionistico con la legge di stabilità per il 2017, oltre a dar risposta a problemi di disparità di trattamento e a situazione di disagio sociale, aumentando la flessibilità del sistema possano aprire maggiori spazi occupazionali per i giovani". E ancora: anche il programma Ue Garanzia Giovani "consentirà di continuare a utilizzare ancora quello strumento per accompagnare i giovani verso il mondo del lavoro".

Ma al centro dell'attenzione del governo anche e soprattutto il nodo dell'occupazione femminile: "E' troppo bassa in assoluto e in rapporto agli altri grandi Paesi sviluppati, con uno spreco di talenti e di opportunità di crescita per tutto il Paese. Abbiamo rafforzato col Jobs Act le misure per la conciliazione dei tempi di lavoro e di cure familiari, e con la legge sul lavoro autonomo, ormai in dirittura d'arrivo al Senato, saranno rafforzate le tutele anche per le lavoratrici e i lavoratori autonomi.", ha concluso, confidando che "la piena attuazione della riforma del lavoro, in particolare in direzione del rafforzamento delle politiche attive sotto la regia della Anpal contribuirà certamente a migliorare le prospettive occupazionali anche per i giovani e le donne".  
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