POLITICA
Lega Nord
Salvini: per una settimana tutti via da Parlamento. Visiteremo zone terremotate
Matteo Salvini si è detto tranquillo, nonostante il sequestro preventivo dei conti disposto dai giudici di Genova, perché si tratta 'di donazioni e non di denaro pubblico quindi il blocco rientrerà'
"Domani siamo in Tribunale a Genova " per presentare il ricorso contro il blocco dei conti correnti ed ottenere il loro dissequestro. E' quanto ha poi annunciato Salvini, durante la breve conferenza stampa tenutasi a fine del Consiglio Federale della Lega. Il sequestro preventivo dei conti del partito è stato disposto dal Tribunale di Genova in seguito alla condanna di Umberto Bossi e Francesco Belsito per truffa aggravata ai danni dello Stato in relazione ai rimborsi elettorali dal 2008 al 2010.
"Ci è finalmente stato notificato - ha riferito il leader della Lega- l'atto sovietico di cui avevamo avuto conto solo sui giornali, che sequestra tutto. Siamo tranquilli, non è denaro pubblico ma donazioni dei cittadini italiani, quindi conto che rientri questa richiesta ingiustificata" ha chiosato il segretario federale.
"Andiamo avanti più forti e determinati di prima, siamo pronti e non vedo l'ora di sfidare Renzi e Di Maio e il loro nulla" ha poi detto Salvini.
La riunione federale è stata anche l'occasione per Salvini di chiarirsi con Umberto Bossi. In particolare -riferiscono qualificate fonti leghiste presenti al Consiglio- il segretario del Carroccio ha tenuto a spiegare al Senatur di aver preso la decisione di non farlo intervenire al raduno di Pontida per "tutelarlo" dal rischio di eventuali contestazioni dei militanti dopo la condanna per truffa aggravata ai danni dello Stato per i rimborsi elettorali dal 2008 al 2010 condanna che ha portato al sequestro preventivo dei conti correnti del partito. Bossi avrebbe ascoltato senza replicare.
Salvini avrebbe poi manifestato disappunto per l'assenza di Roberto Maroni, che non ha partecipato alla riunione, ed avrebbe fatto capire di non aver gradito le dichiarazioni del governatore lombardo che ha criticato pubblicamente la sua decisione di non far parlare Bossi.