Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Lega-Salvini-Nessun-consiglio-federale-avanti-con-Zaia-Tosi-Potrei-dimettermi-e-candidarmi-631af06f-fe6a-4e69-a767-b070a1c83ca1.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Scontro finale sulle regionali in Veneto

Lega. Salvini: "Nessun consiglio federale, avanti con Zaia". Tosi: "Potrei dimettermi e candidarmi"

Il sindaco di Verona chiede un dietro front sul commissariamento altrimenti potrebbe lasciare il vertice della Liga Veneta e correre per la carica di governatore. Maroni: Consiglio Federale ha deciso. Zaia: Tosi si candida? In democrazia ognuno fa quello che vuole

Condividi
''Non ci sarà nessun Consiglio federale lunedì. Per quel che riguarda il Veneto ho dato a tutti la possibilità di scegliere e ho lasciato tempo, anche troppo. La questione è chiusa, ora si parte con Zaia''. Il leader del Carroccio Matteo Salvini ribadisce con fermezza la sua posizione sulle elezioni regionali in Veneto. E, intervenendo a Radio Padania, rincara la dose: "Non ho più tempo per litigi e beghe, chi sceglie questa via si mette automaticamente fuori".

L'aut aut di Tosi
Parole dure quelle di Salvini che hanno suscitato la dura replica di Flavio Tosi: "Se il Consiglio federale della Lega mantiene la posizione del commissariamento valuterei le dimissioni da segretario della Liga Veneta. Poi a quel punto liberi tutti", ha spiegato il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta, ai microfoni di '24 Mattino' su Radio 24.

Maroni: "Consiglio federale ha deciso, è sovrano"
La polemica si inasprisce e arriva anche il commento secco del presidente della Regione Roberto Maroni: "C'è stato un Consiglio federale che ha deliberato e il Federale è sovrano nelle questioni interne alla Lega".

La rottura vicina con Salvini
Tosi non nasconde che la frattura tra lui e Salvini sia vicinissima: "Se venisse portata avanti la linea del commissariamento la frattura sarebbe irreparabile - ha detto Tosi -. Spero che loro rivedano questa decisione presa, una decisione
sbagliata".

"Potrei dimettermi e candidarmi"
Alla domanda se possa addirittura candidarsi a governare, il Veneto il sindaco di Verona ha risposto: "Se loro portano avanti questa frattura, allora ognuno può fare quel che vuole. Posso rimanere sindaco, ritirarmi in seminario o anche candidarmi a governatore".

Il no al commissariamento
Tosi ha spiegato le ragioni per cui ieri la Liga Veneta ha respinto il commissariamento: "Abbiamo deciso così a maggioranza per due motivi: uno è tecnico, perché serve un voto del Consiglio federale con maggioranza di tre quinti. Il problema sostanziale è il secondo: non è mai successo che la Liga Veneta venga
commissariata a due mesi dal voto solo per fare le liste. È un atteggiamento irrispettoso, tanto vale che le realtà regionali vengano chiuse e si decida tutto a Milano. È una cosa profondamente scorretta".

Il rapporto con Bossi e Salvini
Infine, chiesto un parere dei suoi spesso burrascosi rapporti con i segretari federali (prima Bossi, ora Salvini), Tosi ha detto: "Io sono un uomo libero e diversamente da tanti altri antepongo la coerenza e la dignità a qualsiasi altra cosa".

Zaia: Tosi si candida? In democrazia ognuno fa quello 
"In democrazia ognuno fa quello che vuole". Così Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, alla richiesta dei giornalisti di commentare le ultime dichiarazioni di Flavio Tosi, che non ha escluso l'ipotesi di scendere direttamente in campo per le Regionali di Maggio. "Io posso solo dire che siamo pronti per la presentazione della
campagna - ha aggiunto Zaia, a margine di un incontro sulla sanità a Conegliano, in provincia di Treviso - e non perdo un istante, come ho sempre detto, a parlare di beghe di partito, perché mi metto nei panni dei disoccupati, degli ammalati e di chi vuole risposte e dice 'ma questi si stanno occupando dei problemi del partito o dei veneti?': io preferisco i veneti".
Condividi