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POLITICA

Riforme

Legge elettorale, Boschi: "Urgente, ma entri in vigore nel 2016"

Il ministro per le riforme Maria Elena Boschi ribadisce in Senato "l'esigenza di procedere all'approvazione dell'Italicum" e dice sì alla cosiddetta "clausola di salvaguardia" che ne differisce l'entrata in vigore dopo l'approvazione delle riforme costituzionali

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 "L'impegno del governo è arrivare al 2018, ciononostante riteniamo che sia opportuno che ci sia una legge elettorale in grado di ottenere una sistemazione dell'attuale vuoto ma che la sua efficacia possa essere differita ad una data successiva e quindi al 2016, coerentemente con il percorso delle riforme costituzionali". Parla al Senato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, dove l'Italicum è giunto all'esame dell'Aula. Il ministro Boschi esorta Palazzo Madama a procedere all'approvazione della nuova legge elettorale - che ha già ottenuto il sì di Montecitorio - e dice sì alla cosiddetta "clausola di salvaguardia". Il "lodo" che ne differisce l'entrata in vigore al 2016. L'Italicum è il sistema di voto immaginato per la Camera dei Deputati. E' dunque necessario - secondo la Boschi - "completare il processo di revisione costituzionale, con riforma del Senato" che diventerà un organo di secondo livello - cioè non eletto direttamente - e avrà competenze diverse rispetto a Montecitorio.
"Già da adesso, nell'ottica di favorire un confronto franco e costruttivo, credo sia opportiuno manifestare la condivisione rispetto all'ipotesi che la legge elettorale possa essere affrontata tenendo conto delle riforme costituzionali", chiosa il ministro. 

Dopo l'intervento del ministro per le Riforme, Roberto Calderoli ha annunciato il ritiro della sospensiva presentata dal Carroccio, con una battuta: "Piuttosto che niente, è
meglio il piuttosto".

Renzi: "Italicum prima del Quirinale"
Pochi giorni fa il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva esortato i parlamentari ad "approvare l'Italicum" entro gennaio e comunque prima che si apra la "partita" della successione a Giorgio Napolitano al Colle. 
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