POLITICA
Senato
Legge elettorale, la maggioranza presenta 4 emendamenti. Uno anche con Forza Italia
Il partito di Berlusconi firma la modifica che contiene la clausola di salvaguardia con l'entrata in vigore dell'Italicum dal 1 luglio 2016
Roma
La maggioranza in Senato presenta 4 emendamenti alla legge elettorale, uno dei quali porta anche la firma di Forza Italia. Si tratta della modifica che contiene la clausola di salvaguardia con l'entrata in vigore dell'Italicum dal 1 luglio 2016.
Gli altri tre emendamenti della maggioranza riguardano il premio alla lista, la soglia di sbarramento al 3% e la delega al governo per i 100 collegi.
In sostanza, tra i quattro testi depositati dalla maggioranza per modificare l'Italicum, uno contiene la norma di salvaguardia che differisce l'entrata in vigore della legge elettorale, con la data del 31 giugno 2016. Un altro fissa la soglia di ingresso al tre per cento e inserisce il premio alla lista e non alla coalizione. Un terzo contiene la norma antiflipper che interviene sul meccanismo di attribuzione dei seggi previsto dall'Italicum. Questo attualmente è tale da non permettere, con la formula
matematica che viene impiegata, ai candidati più votati nelle diverse circoscrizioni di raggiungere con certezza l'elezione. Il quarto contienela delega al Governo per la definizione dei collegi, che restano 100.
Gli altri tre emendamenti della maggioranza riguardano il premio alla lista, la soglia di sbarramento al 3% e la delega al governo per i 100 collegi.
In sostanza, tra i quattro testi depositati dalla maggioranza per modificare l'Italicum, uno contiene la norma di salvaguardia che differisce l'entrata in vigore della legge elettorale, con la data del 31 giugno 2016. Un altro fissa la soglia di ingresso al tre per cento e inserisce il premio alla lista e non alla coalizione. Un terzo contiene la norma antiflipper che interviene sul meccanismo di attribuzione dei seggi previsto dall'Italicum. Questo attualmente è tale da non permettere, con la formula
matematica che viene impiegata, ai candidati più votati nelle diverse circoscrizioni di raggiungere con certezza l'elezione. Il quarto contienela delega al Governo per la definizione dei collegi, che restano 100.