MONDO
Bombardate le postazioni Isis a Derna e Sirte
Libia, "35 egiziani rapiti" dopo i raid del Cairo
Lo riferisce Libya Herald. I sequestrati sarebbero in gran parte lavoratori del settore agricolo. Fajr Libya, la coalizione di milizie al potere a Tripoli, aveva chiesto ai cittadini egiziani di lasciare il paese per evitare ritorsioni dopo i raid in cui erano stati uccisi almeno 60 miliziani
raid dell'Egitto nelle zone controllate dall'Isis e da Anbsar al Sharia. Lo riporta Libya Herald. I sequestrati sarebbero in gran parte lavoratori del settore agricolo. Stamattina dopo l'inizio dei bombardamenti Fajr Libya, la coalizione di milizie al potere a Tripoli, aveva chiesto agli egiziani di lasciare la Libia per evitare ritorsioni. In post sulla pagina Facebook di Fajr si legge: "Si chiede ai fratelli egiziani che lavorano in Libia di lasciare il paese entro un massimo di 48 ore per preservare la loro integrità di fronte a qualsiasi operazione di rappresaglia suscettibile di accrescere la tensione fra i due popoli fratelli".
Raid dell'Egitto
All'alba l'Egitto ha iniziato a bombardare Derna e Sirte con l'obiettivo di colpire depositi di armi e campi di addestramento dello 'Stato Islamico'. Una vendetta per la morte dei 21 ostaggi copti - la cui barbara uccisione è stata mostrata in un video - ha detto un portavoce dell'esercito. Dopo che il comando dell'aviazione libica, riferisce il portavoce, ha colpito le postazioni a Derna dell'Isis e di Ansar al Sharia, il gruppo estremista legato ad al Qaeda, è in corso ora la terza ondata di raid egiziani.
La condanna del Parlamento
Il Congresso nazionale libico, ovvero il Parlamento sostenuto dalle milizie islamiche a Tripoli, ha condannato i raid condotti dall'aviazione egiziana contro obiettivi dello 'Stato islamico' in Libia. Si tratta di una "aggressione alla sovranità nazionale", ha detto il Parlamento islamico citato dall'emittente al-Jazeera. "La Libia è uno stato sovrano e combattere il terrorismo dovrebbe essere un compito dello Stato" si legge in una nota. Dall'assemblea di Tobruk, riconosciuta dalla comunità internazionale, nessun commento ai raid egiziani.
Vittime: almeno 60 miliziani
Sono almeno 64 i jihadisti uccisi nei raid aerei condotti dalle forze aeree di Egitto e Libia a Derna, Sirte e Bengasi. Lo ha precisato il portavoce delle forze armate libiche di stanza a Tobruk, Mohammed Hegazi. Tra le vittime ci sarebbero tre comandanti dello Stato islamico e l'operazione avrebbe colpito il 95 per cento degli obiettivi prestabiliti.
La vendetta di al Sisi
Ieri dopo il video della tragica uccisione dei 21 ostaggi cristiani copti egiziani il presidente Al Sisi aveva convocato d'urgenza il consiglio nazionale della Difesa e in un discorso rivolto alla nazione era stato chiaro: "L'Egitto si riserva il diritto di reagire nel modo e nei tempi che riterremo più opportuni". E oggi all'alba è arrivato l'intervento.
"Almeno 35 cittadini egiziani" sono stati rapiti in Libia dopo l'inizio dei
Raid dell'Egitto
All'alba l'Egitto ha iniziato a bombardare Derna e Sirte con l'obiettivo di colpire depositi di armi e campi di addestramento dello 'Stato Islamico'. Una vendetta per la morte dei 21 ostaggi copti - la cui barbara uccisione è stata mostrata in un video - ha detto un portavoce dell'esercito. Dopo che il comando dell'aviazione libica, riferisce il portavoce, ha colpito le postazioni a Derna dell'Isis e di Ansar al Sharia, il gruppo estremista legato ad al Qaeda, è in corso ora la terza ondata di raid egiziani.
La condanna del Parlamento
Il Congresso nazionale libico, ovvero il Parlamento sostenuto dalle milizie islamiche a Tripoli, ha condannato i raid condotti dall'aviazione egiziana contro obiettivi dello 'Stato islamico' in Libia. Si tratta di una "aggressione alla sovranità nazionale", ha detto il Parlamento islamico citato dall'emittente al-Jazeera. "La Libia è uno stato sovrano e combattere il terrorismo dovrebbe essere un compito dello Stato" si legge in una nota. Dall'assemblea di Tobruk, riconosciuta dalla comunità internazionale, nessun commento ai raid egiziani.
Vittime: almeno 60 miliziani
Sono almeno 64 i jihadisti uccisi nei raid aerei condotti dalle forze aeree di Egitto e Libia a Derna, Sirte e Bengasi. Lo ha precisato il portavoce delle forze armate libiche di stanza a Tobruk, Mohammed Hegazi. Tra le vittime ci sarebbero tre comandanti dello Stato islamico e l'operazione avrebbe colpito il 95 per cento degli obiettivi prestabiliti.
La vendetta di al Sisi
Ieri dopo il video della tragica uccisione dei 21 ostaggi cristiani copti egiziani il presidente Al Sisi aveva convocato d'urgenza il consiglio nazionale della Difesa e in un discorso rivolto alla nazione era stato chiaro: "L'Egitto si riserva il diritto di reagire nel modo e nei tempi che riterremo più opportuni". E oggi all'alba è arrivato l'intervento.