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MONDO

Lo riferisce un leader delle brigate di Misurata

Libia. Due raid aerei su Tripoli, almeno 15 morti

Se confermato, si tratterebbe del secondo raid in meno di una settimana. Renzi: "Sono molto preoccupato"

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Torna alta la tensione in Libia. "Due raid aerei su Tripoli hanno causato la morte di 15 nostri miliziani e il ferimento di altri 20": lo riferisce un leader delle brigate di Misurata citato dai media arabi. Il gruppo fa parte dell'Operazione Alba, che raduna un variegato arco di formazioni filo-islamiche. Se confermato, si tratterebbe del secondo raid in meno di una settimana. "Non sappiamo la provenienza di questi aerei - ha detto il miliziano - né se siano locali o di forze straniere". I missili hanno colpito la zona di Salah Edin, provocando l'incendio di alcuni fabbricati.

Lunedì l'altro raid
Secondo la stessa fonte, due figli del capo del consiglio militare di Misurata figurano tra i feriti. Gli aerei hanno "colpito anche la sede del ministero dell'Interno", si afferma, la stessa che i miliziani avevano in precedenza annunciato di aver conquistato. Lunedì un primo raid compiuto da "aerei sconosciuti" ha colpito le postazioni delle milizie di Misurata. Le insinuazioni di alcuni media nordafricani hanno costretto Francia e Italia a smentire un proprio coinvolgimento. L'ex generale Khalifa Haftar - impegnato con le sue milizie contro il fronte islamico a Bengasi - ha poi rivendicato la paternità degli attacchi.

La preoccupazione di Renzi
Sono "molto preoccupato per la situazione in Libia e nel Medio Oriente", ha sottolineato il premier Matteo Renzi in un'intervista al settimanale Tempi. "La questione è drammatica in molte zone non lontane da noi. Non si tratta di pensare a come ogni singolo Stato possa da solo mettere in campo iniziative. Quel tempo è finito. Queste - aggiunge il presidente del Consiglio - sono sfide che o l'Europa
è in grado di affrontare o l'Europa non è"
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