La crisi in Nordafrica
Libia, al-Sarraj ordina di liberare 350 migranti rinchiusi nel centro di detenzione di Tajoura
Il centro era stato bombardato la settimana scorsa e decine di migranti erano morti nell'attacco. "Ringraziamo il ministero dell'interno libico", si afferma nel tweet dell'Unhcr. "L'Unhcr fornira' assistenza", viene aggiunto
Il ministro dell'Interno libico Fathi Bashagha si è detto rammaricato per l'uscita di 350 migranti dal centro di detenzione di Tajoura. Secondo Bashagha, riferisce la tv Libya Al Ahrar, dovevano essere liberati solo in 70 su richiesta dell'Onu, gli altri sono usciti dal centro per protesta e i funzionari non sono intervenuti per non usare la forza, nel rispetto dei diritti umani. Bashagha ha però sottolineato che il governo sta valutando la possibilità di chiudere i centri per migranti e di liberarli per preservarne la sicurezza se i loro paesi non cooperano con la Libia e le forze di Hafar continuano a bombardare i centri per migranti.
Ieri il governo del premier Fayez al-Sarraj aveva dato parziale seguito a quanto prospettato da un suo ministro e aveva liberato 350 migranti che erano rinchiusi nel centro di detenzione di Tajoura, quello colpito la settimana scorsa da un raid dell'aviazione del generale Khalifa Haftar causando 53 morti.
La liberazione dei sopravvissuti viene segnalata da un tweet della sezione libica dell'Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati (Unhcr).
We thank the Libyan Ministry of Interior for releasing refugees and migrants from Tajoura detention centre today. 350 persons were still at risk in Tajoura and now free. UNHCR will provide assistance through its urban response programme @Refugees
— UNHCR Libya (@UNHCRLibya) 9 luglio 2019
"Ringraziamo il ministero dell'interno libico per il rilascio odierno dei rifugiati e migranti dal centro di detenzione di Tajoura", si afferma nel tweet dell'Unhcr. "350 persone erano ancora a rischio a Tajoura e ora sono libere. L'Unhcr fornira' assistenza", viene aggiunto.