Libia, bozza conclusioni della conferenza di Berlino: sanzioni per chi viola embargo armi
La bozza si articola in sei punti. I partecipanti alla conferenza chiedono sanzioni a chi alimenta la guerra, un governo unitario, riforme economiche e rispetto dei diritti umani
Si chiederebbero sanzioni per quei Paesi che violano l'embargo sulle armi alla Libia nella bozza delle conclusioni della conferenza di Berlino, in programma domani. I partecipanti alla conferenza, si legge nella bozza anticipata dall'agenzia di stampa 'Tass', si impegnerebbero a "rispettare inequivocabilmente e totalmente l'embargo sulle armi stabilito dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 1970 e le successive risoluzioni del Consiglio, inclusa quella sulla proliferazione di armi dalla Libia e chiedono agli attori internazionali di fare lo stesso".
La bozza si articola in sei punti. I partecipanti alla conferenza chiedono inoltre:
"L'istituzione di un Consiglio di presidenza funzionante e la formazione di un governo libico unico, unificato, inclusivo ed efficace approvato dalla Camera dei rappresentanti"; "la fine di tutti i movimenti militari da parte o in supporto diretto delle parti in conflitto, su tutto il territorio della Libia, a partire dall'inizio del processo di cessate il fuoco"; il "ripristino del monopolio dello Stato sull'uso legittimo della forza" e "l'istituzione di una sicurezza nazionale unificata"; riforme economiche e "un meccanismo di ricostruzione per la Libia"; rispetto del diritto umanitario e dei diritti umani. Prevista, infine, l'istituzione di un comitato di follow-up speciale per "mantenere il coordinamento a seguito del vertice di Berlino, sotto l'egida delle Nazioni Unite", che si riunirà su base mensile in diverse località, oltre a due gruppi di lavoro speciali si incontreranno in Libia o in Tunisia due volte al mese