53 morti
Libia, il Consiglio dell'Onu condanna la strage di Tajoura e chiede il cessate il fuoco
Invito agli Stati membri a rispettare l'embargo sulle armi
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha condannato il raid su un centro di detenzione per i migranti vicino a Tripoli, in Libia, ha chiesto alle parti in conflitto una de-escalation urgente e di impegnarsi per il cessate il fuoco. Nella dichiarazione, i Quindici hanno anche invitato le parti a tornare rapidamente ai colloqui politici mediati dalle Nazioni Unite.
I membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu hanno anche espresso "profonda preoccupazione" per il peggioramento della situazione umanitaria in Libia e per le condizioni nei centri di detenzione che, hanno sottolineato, "sono responsabilità del governo libico".
L'Ue: violenza su civili inaccettabile, l'Onu accerti i fatti
"L'attacco shock al centro di Tajoura che ha causato la morte di decine di rifugiati emigranti e il ferimento di molti altri, tra cui donne e bambini,è un duro promemoria di come la guerra in Libia stia colpendo i civili. Lo condanniamo nei termini più forti". Lo afferma l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini. "Tutta la violenza contro i civili è inaccettabile. Accogliamo con favore qualsiasi missione di accertamento dei fatti intrapresa dall'Onu e attendiamo con impazienza i suoi risultati", aggiunge la nota.