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MONDO

La lotta contro le emissioni

Lima, la conferenza Onu sul clima approva il documento finale

Le trattative tra i rappresentanti dei 195 Paesi vertono principalmente sulle questioni finanziarie e le informazioni che dovrà presentare ogni Stato sui propri contributi nella riduzione delle emissioni in modo da poter comparare i risultati

L'assemblea
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Lima (Perù) Dopo una nottata di negoziati alla conferenza Onu sui cambiamenti climatici a Lima, si è raggiunto finalmente un accordo sulla lotta al riscaldamento globale che dovrà essere firmato a Parigi nel 2015. A dichiarare approvato il testo è stato Manuel Pulgar Vidal, ministro peruviano dell'Ambiente e presidente della conferenza, davanti alla plenaria delle delegazioni di 145 paesi presenti all'incontro, che hanno subito applaudito il via libera al documento. "Sarebbe una buona idea chiamare il testo 'Appello di Lima per l'azione per il clima'", ha aggiunto Pulgar Vidal.

Le trattative
Le trattative tra i rappresentanti dei 195 paesi della conferenza dovevano concludersi venerdì ma sono proseguite durante l'intera giornata di ieri, vista l'impossibilità di trovare un'intesa sugli impegni da parte dei paesi per combattere contro i cambiamenti climatici. Manuel Pulgar Vidal, ministro peruviano dell'Ambiente e presidente conferenza, ha portato avanti riunioni con i rappresentanti di gruppi di paesi.

Il rifiuto della Cina
La trattativa rischiava di naufragare per il rifiuto della Cina di accettare una bozza definita non equa perché non riconosce le differenze tra le economie industrializzate e quelle emergenti, ponendo su quest'ultime un carico eccessivo. "Siamo in una situazione di stallo", avevano affermato dalla delegazione di Pechino che, pur dividendosi con gli Stati Uniti lo scettro di principali inquinatori del pianeta, producendo un quarto del totale globale delle emissioni di gas serra, si annovera tra le economie in via di sviluppo.

Il presidente Manuel Pulgar Vidal
Nella notte è poi iniziata un'altra sessione plenaria dell'incontro. "Tutti conosciamo le bandiere rosse" degli altri paesi, aveva sottolineato qualche ora prima Pulgar Vidal, chiedendo alle delegazioni di "portare delle proposte che possano permettere di chiudere" la conferenza in corso ormai da molti giorni a Lima, "non di innalzare altre bandiere rosse". Tra i principali punti in discussione le questioni finanziarie e le informazioni che dovranno presentare i paesi circa i propri contributi nelle riduzione delle emissioni in modo che le mete prefissate possano essere quantificabili e comparabili.
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