MONDO
La decisione
Lotta all'Isis, via libera del Parlamento russo all'intervento militare in Siria
Accolta dalla Duma la richiesta del presidente Putin di usare truppe all'estero. Il capo dell'amministrazione presidenziale: "La Russia userà solo forze aeree"
La richiesta si riferiva all'uso delle forze armate in Siria per combattere il terrorismo su richiesta del presidente siriano Assad. Come ha precisato all'agenzia Tass il capo dell'amministrazione presidenziale Serghiei Ivanov, la Russia userà solo forze aeree in Siria.
L'ultima volta che Putin aveva chiesto al Senato russo il permesso di inviare truppe all'estero era stato nel marzo del 2014 poco prima dell'annessione della Crimea.
Durante la seduta odierna del Senato - riporta l'agenzia Tass - la richiesta è stata presentata ai parlamentari dal capo dell'amministrazione presidenziale Serghiei Ivanov, dal vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov e dal vice ministro della Difesa Nikolai Pankov.
Paesi arabi respingono iniziativa russa contro l'Isis
L'Arabia saudita e gli altri Paesi del Golfo hanno intanto escluso ogni cooperazione con l'alleanza militare auspicata dalla Russia per fronteggiare i jihadisti dello Stato islamico (Isis) in Siria, ribadendo il loro sostegno ai ribelli impegnati a rovesciare il presidente siriano Bashar al Assad, appoggiato da Mosca e Teheran. "E' inconcepibile che si arrivi a una soluzione politica con il presidente Assad che rimane al potere", ha detto il ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, in un incontro con la stampa tenuto a New York e riportato oggi dal Wall Street Journal. A suo giudizio, la proposta rivolta dal presidente russo Vladimir Putin ai Paesi del Medio Oriente di unirsi alla sua coalizione "non è praticabile".