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SCIENZA

"Nei prossimi decenni arriveremo su altri pianeti"

Parmitano: "L'Europa unita ci renderà forti e dallo spazio è unica e bellissima"

L'astronauta siciliano, ambasciatore del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Ue, parla in esclusiva a RaiNews24. "La Stazione Spaziale Internazionale è un esempio e un modello: si lavora tutti insieme in maniera assolutamente pacifica"

Luca Parmitano
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di Andrea BettiniFrascati (Roma) È partito da Paternò, in provincia di Catania, e grazie all’Italia e all’Europa è arrivato fra le stelle. L’astronauta dell’Esa Luca Parmitano, 37 anni, è stato nominato ambasciatore del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Ue. Lo scorso anno ha trascorso sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale, oggi continua a lavorare nei programmi spaziali ed è stato scelto come esempio della competenza e del talento italiano nel mondo.

"I confini dallo spazio non si vedono" 
Convinto europeista, a chi gli chiede come è l’Europa dallo spazio, Parmitano racconta che “dall’orbita non si vedono né i confini politici che noi abbiamo disegnato né quelli geografici, che fanno parte delle terre degli uomini ma che in realtà non le separano in maniera reale”. “L’Europa – aggiunge - è unica e bellissima, soprattutto di notte quando si illumina come il cielo stellato”.

"Un'Europa unita ci renderà più forti" 
Nel maggio 2013, quando è arrivato sulla ISS, era in compagnia di tre astronauti russi e due statunitensi. Lassù, dice, “si lavora tutti insieme in maniera assolutamente pacifica: un modello assolutamente straordinario di cooperazione”. Il parallelo tra lo spazio e l’Unione Europea viene dunque naturale, perché “un’Europa unita ci renderà più forti”.

"Non abbiamo ancora le parole per descrivere cosa significa essere nello spazio"
Parmitano è stato il primo italiano a compiere una camminata nello spazio. Ne ha fatte due, la seconda delle quali complicata da una perdita di acqua nel casco che lo ha costretto a rientrare precipitosamente. Momenti di paura, “che però ci hanno permesso di esplorare i limiti della tuta spaziale”, spiega. Quella in orbita, racconta, è un’esperienza “per la quale non abbiamo ancora sviluppato le parole per descrivere cosa si prova”.

"Come ambasciatore posso trasmettere un messaggio straordinariamente importante"
Da quando è tornato sulla Terra nel novembre dello scorso anno, Parmitano affianca l’attività di divulgazione al lavoro a Houston per l’Esa. Anzi, ci tiene a precisare, “raccontare l’esperienza in orbita è parte integrante del lavoro dell’astronauta, perché non avrebbe senso fare delle cose così belle e non farle conoscere a nessuno”. In questi mesi nei suoi interventi in giro per il mondo ha anche il compito di rappresentare l’Italia e i valori dell’Ue. Una posizione privilegiata, dice, “per trasmettere un messaggio che ritengo straordinariamente importante, quello di desiderare fortemente di essere europei”.

"Noi uomini siamo in grado di fare grandi cose"
Lo fa con passione e con la speranza di parlare ogni volta a qualche futuro astronauta: “Io sono ottimista e credo che nelle prossime generazioni avremo la possibilità di andare su un altro pianeta – afferma - Durante le mie conferenze e i miei incontri con gli studenti, soprattutto quelli più giovani, l’idea che sto guardando negli occhi qualcuno che un giorno camminerà su Marte mi riempie di gioia e di orgoglio per quello che noi uomini siamo in grado di realizzare: abbandonare la nostra piccolezza ed elevarci a uno standard altissimo di capacità”.
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