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POLITICA

L'ex premier oggi torna in cattedra

M5s: Conte e il nodo della leadership, Grillo convoca un vertice tra i big

L'incontro dovrebbe tenersi il 28 febbraio. L’ex premier potrebbe avviare la rifondazione, ma con le regole attuali non può guidare il Movimento. Di Maio: "Conte deve decidere". Intanto arrivano espulsioni e sospensioni per i dissidenti

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Evocato, invitato a tornare in campo, chiamato a salvare l'unità del Movimento, a rilanciarlo. Il Movimento 5 stelle si appella all'ex presidente del Consiglio Conte, Beppe Grillo gli ha offerto un ruolo di vertice (capo politico, segretario o anche presidente) ma la partita della guida si intreccia con le regole di ingaggio, per questo motivo - spiega un 'big' pentastellato - servirà ancora qualche giorno per sciogliere il nodo. Perché l'alternativa - ovvero un proprio partito - è irta di ostacoli ma il giurista pugliese è consapevole - spiegano fonti parlamentari - si metterebbe alla testa del Movimento solo a condizioni di non restare imbrigliato nella rete delle regole statutarie e dei continui litigi interni. Ci dovrebbe essere, secondo quanto si apprende, un incontro tra i 'big', Grillo e proprio l'ex presidente del Consiglio nei prossimi giorni. Il vertice è previsto per domenica 28 febbraio.   

Intanto l'ex premier oggi torna in cattedra. Terrà nel pomeriggio una lezione in diretta video collegamento - senza pubblico presente - dall'Ateneo di Firenze. Una lezione di diritto durante la quale dovrebbe sottolineare il ruolo dell'Europa e il processo del 'Recovery fund', ripercorrere le tappe di questo anno di pandemia, soffermarsi sull'utilizzo dei Dpcm, sul fatto che lo stato di emergenza non è previsto dalla Costituzione. Nessuna parola sul suo (possibile) ruolo futuro e sulle sue intenzioni. "Ma le novità potrebbero arrivare a breve", spiegano fonti parlamentari che non nascondono però la preoccupazioni per le fibrillazioni interne al Movimento, rimarcando come in questo momento serva un commissario piuttosto che un leader. Ieri un altro addio, quello del senatore Dessi', "15 anni di storia comune non si cancellano facilmente". E altro malessere. Dai deputati Cataldi e Trizzino (che insieme all'ex ministro Spadafora nei giorni scorsi hanno incontrato Carelli che è uscito dal Movimento) all'ex viceministro Buffagni secondo il quale la casa andrebbe risistemata. Per di più la partita dei sottosegretari ha aumentato il caos. L'obiettivo ora è quello di ritrovare la compattezza perduta e si punta a farlo nel nome dell'ex presidente del Consiglio Conte, affidandogli magari la scrittura - insieme alla nuova 'governance' - di un nuovo manifesto politico, anche magari attraverso un luogo di confronto con gli attivisti che metta al centro dell'agenda non la struttura ma i programmi, come quella transizione ecologica che fara' parte del nuovo dna del Movimento, con Beppe Grillo che anche è tornato a chiedere di accelerare il processo.

Di Maio: "Conte deve decidere, lui cresciuto con noi e noi con lui"
"Personalmente credo che l'ingresso di Giuseppe sarebbe un fatto importantissimo anche per la politica italiana, porterebbe il suo bagaglio di conoscenze, di capacità di mediazione e anche di personalità all'interno del Movimento". Lo ha detto Luigi Di Maio nell'intervista in diretta Facebook con Andrea Scanzi, sottolineando che ad ogni modo dovrà essere l'ex presidente del Consiglio a "decidere, lui ha una sua idea di come portare avanti il suo prossimo futuro e in base a quello facciamo delle scelte"."Io mi sento molto legato con lui per quello che abbiamo vissuto insieme in questi anni", ha detto ancora il ministro degli Esteri, affermando di essere "contento che l'affetto del Movimento nei suoi confronti cresca sempre di più". "Giuseppe è cresciuto insieme a noi e noi siamo cresciuti insieme a lui", ha sottolineato.Di Maio ha poi spiegato che il M5S è "nel governo Draghi per responsabilità nazionale rispondendo all'appello del presidente Mattarella", sottolineando che la presenza nel governo è anche cruciale per "difendere le leggi che abbiamo fatto e prendere posizione su tanti altri temi che sono per esempio quelli dell'ambiente".

Fraccaro: "Conte uomo giusto per guidarci"
Dopo anni di movimentismo e poi di governo il M5s "è a un bivio: dobbiamo decidere se scioglierci o trasformarci. Io sono convinto che questa esperienza non debbaesaurirsi, ma per continuare a vivere dovrà rifondarsi e strutturarsi". Lo dice in un'intervista a La Stampa Riccardo Fraccaro, deputato grillino ed ex sottosegretario del Consiglio dei ministri.    Solo alla fine di questo percorso si può inquadrare meglio il ruolo di Conte, "l'uomo giusto per guidarci in questa transizione" spiega. L'ex premier "può prendere la leadership e la segreteria collegiale può supportarlo nelle scelte. Possiamo strutturarci mantenendo la partecipazione degli attivisti e degli eletti nelle decisioni, in modo orizzontale, ma queste vanno attuate verticalmente. Servono un vertice e una struttura,con responsabili territoriali e tematici". Sulle procedure "si deciderà in seguito. Aspettiamo che Conte accetti il nostro invito. Ma dobbiamo correre, è arrivato il momento di sederci intorno a un tavolo e dare un nuovo impulso al Movimento". 

Beghin: "Spero Conte assuma un ruolo da protagonista"
Il M5s è passato "da un governo Conte, fortemente identitario per noi, a un esecutivo che per la sua eterogeneità provoca disorientamento: l'instabilità e gli scossoni interni di questi giorni erano ampiamente prevedibili,ma sono convinta che il Movimento supererà anche questa fase difficile". Lo dice in un'intervista ad Avvenire Tiziana Beghin,capo delegazione dei 5 Stelle al Parlamento Europeo.   "Negli ultimi tempi c'è stata una litigiosità fuori controllo nei gruppi e un eccesso di personalismi in generale, mentre in una situazione di governo così difficile serve unità e lavoro di squadra" spiega. Giuseppe Conte è "una persona dotata di una capacità politica spiccata e di grande spessore umano, per cui spero che decida di entrare nel M5s e assuma un ruolo da protagonista". Conte "è una figura che unisce, per cui sarebbe una risorsa ideale per un Movimento che, mai come adesso, ha bisogno di restare compatto". 

Villarosa, espulso anche dal Movimento oltre che dal gruppo
"Stamattina mi è arrivata la procedura di espulsione anche dal 'Movimento 5 stelle' nazionale dopo aver ricevuto venerdì quella dal 'gruppo parlamentare M5s'". A confermarlo e' l'ex sottosegretario M5s Alessio Villarosa.    "Ringrazio tutti gli amici che hanno voluto dimostrarmi affetto, non lo dimenticherò", prosegue su Facebook. "Escludermi da un ringraziamento cancellando il mio lavoro e i risultati portati a termine da dentro il governo in questi anni - attacca - qualifica semplicemente chi lo ha fatto. Io volo alto come ho sempre fatto senza polemiche, non ne ho bisogno".

Lezzi: "Sospesa dal Movimento"
"È arrivata la mail da parte del collegio dei probiviri nella quale mi si comunica la sospensione dal M5S fino a quando non sara' conclusa tutta la procedura". Lo scrive su Facebook la senatrice M5s Barbara Lezzi.    "Ho qualche giorno di tempo per presentare le mie controdeduzioni- aggiunge- e lo farò puntualmente ripercorrendo tutte le fasi che mi hanno condotto alla scelta di votare NO al governo Draghi. Conosco lo statuto in tutte le sue parti, conosco bene tutte le regole sottostanti alle diverse procedure e ho agito e agirò rispettando il tutto".

Senatrici ex M5s Nugnes e Fattori aderiscono a Sinistra italiana
"Un'opposizione da sinistra si aggira per le stanze del Parlamento, è il "NO" al governo Draghi che si è alzato dalle aule virtuali dell'Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana il 14 febbraio scorso che ha deciso, con l'87% dei voti, di dire "NO" al governo di tutti che è il governo di nessuno. Alla Camera dei Deputati questo voto è stato espresso autorevolmente dal suo segretario nazionale, appena riconfermato al Congresso di gennaio, Nicola Fratoianni. Abbiamo accolto e sosteniamo con entusiasmo questa scelta, nella sua assoluta necessità". Lo scrivono su Facebook le senatrici Paola Nugnes ed Elena Fattori, ex M5s, annunciando la loro adesione a Sinistra Italiana."Al fine di costruire intorno a questa posizione un'unione a sinistra - proseguono le due parlamentari - necessaria e non più derogabile in questo momento storico e politico grave, e di darle tutta la voce e la visibilità possibile in Parlamento, comunichiamo oggi che diamo la nostra adesione ufficiale al partito di Sinistra Italiana".
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