ECONOMIA
Processo il 15 dicembre
MPS, rinviati a giudizio gli ex vertici della banca
Le accuse, a vario titolo, sono di falso in bilancio, aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza
Il giudice, che ha ritenuto che il compendio probatorio sia tale da richiedere il vaglio di un collegio, come hanno chiesto i pm Giordano Baggio, Mauro Clerici e Stefano Civardi, ha mandato a processo anche l'ex direttore finanziario Daniele Pirondini e un altro ex manager Mps, sei dirigenti, cinque dei quali ex dipendenti, di Deutsche Bank e, per Nomura, l'ex ceo Sadeq Sayeed e l'ex responsabile vendite per l'Europa e il Medio oriente Raffaele Ricci.
Le accuse, a vario titolo, sono di falso in bilancio, aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza, senza però l'aggravante della transnazionalità originariamente contestata in quanto è stata esclusa dal giudice.
Al centro delle indagini, trasmesse dalla Procura di Siena a quella di Milano, ci sono le operazioni sui derivati Santorini e Alexandria, sul prestito ibrido Fresh e sulla cartolarizzazione Chianti Classico. Operazioni, attraverso le quali, secondo l'accusa, sarebbero stati indicati centinaia di milioni di euro di utili, mai prodotti effettivamente. E allo stesso tempo sarebbero state occultate perdite miliardarie con dati di bilancio truccati per oltre 2 miliardi di euro.
Tra le parti civili, oltre a un migliaio di risparmiatori, ci sono Monte dei Paschi nuova gestione, Banca D'Italia e Consob. Per la vicenda la posizione di Mps è stata stralciata: l'istituto di credito senese ha chiesto di patteggiare a 600 mila euro di sanzione penale con confisca di 10 milioni. Sull'istanza il giudice Cristofano deciderà il prossimo 14 ottobre.