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ECONOMIA

Pubblico Impiego

Madia: ''Staffetta generazionale per rinnovare P.A. ma le pensioni non si toccano''

In audizione alla Camera il ministro della Semplificazione illustra le linee guida della riforma del Pubblico impiego e annuncia i concorsi per i nuovi ingressi. Ma la Ragioneria generale boccia il ministro

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Mobilità per rinnovare un sistema ingessato da troppo tempo. Parole d’ordine quelle del ministro della Semplificazione, Marianna Madia, per la riforma della Pubblica amministrazione che punta al ricambio generazione tra giovani e anziani. In audizione alla Camera la titolare del discastero illustra le linee del provvedimento evidenziando la fine del turn over delle assunzioni e il riconoscimento dei diritti acquisiti dai precari del pubblico impiego, che guadagneranno un punteggio idoneo nei futuri concorsi.

Minori costi per lo Stato
L'annunciata staffetta generazionale non mette in discussione la riforma della previdenza - rassicura Madia -  e quindi non punterà sui prepensionamenti, per cui servirebbero ulteriori coperture, si pensa a eventuali scivoli. "Al contrario - dice Madia - per le casse dello Stato si prevede un vantaggio dato dalla differenza tra gli stipendi attualmente pagati e quelli dei neo assunti".

Ai sindacati, già sul piende di guerra, il ministro Madia si dichiara infine pronta al confronto e saluta con successo l’operazione Irpef su cui sta lavorando il Tesoro. ‘’80 euro in più in busta paga’’ – dice – ‘’ rappresentano per gli statali la quota di rinnovo contrattuale che altrimenti non sarebbe stato possibile’’. ''Buone intenzioni, ma niente di concreto'', il primo commento della Funzione pubblica Cgil. ''Giusto il turn over'', osseva il segretario generale Cisl, Raffaele Bonanni, ''ma serve un vero piano industriale non operazioni di maquillage''.

La Ragioneria dello Stato boccia Madia
La Ragioneria Generale dello Stato boccia la proposta del ministro Madia di prepensionare gli statali. Se si mandano via persone che non vengono rimpiazzate, ha detto Francesco Massicci a capo dell'Ispettorato Generale per la Spesa Sociale della Rgs in un'audizione, "viene meno lo stipendio e la
pensione ed è un costo neutrale. Ma se mando via persone che devo sostituire devo pagare lo stipendio, la pensione e la buonuscita e la legge deve prevedere una copertura".

"Non conosco le proposte e non sono nelle condizioni di poter valutare", ha comunque precisato Massicci parlando davanti alla commissione di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale e sottolineando anche di non sapere nemmeno "come nascono" gli 85.000 esuberi cui ha fatto riferimento il commissario per la spending review Carlo Cottarelli. Ma quanto ai prepensionamenti nel pubblico impiego il responsabile della Ragioneria ha spiegato ad esempio che "se pensioniamo gli insegnanti di lettere, ma resta la cattedra e devo rimpiazzarli, abbiamo da pagare la pensione, lo stipendio e la buonuscita" E in questi casi c'è anche da considerare "un effetto sull'anticipo dell'età pensionabile". La legge, secondo Massicci, "deve prevedere una copertura perché c'è una spesa pensionistica in più". 
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