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ITALIA

Anticorruzione

Mafia Capitale, Cantone: la corruzione oggi funziona così

Il capo dell'Authority anticorruzione parla di "un sistema gelatinoso" dove il tradizionale rapporto fra corrotto e corruttore "è completamente saltato", in una logica "in cui i soggetti venivano pagati a prescindere dagli atti". Nuove notizie sul fronte giudiziario, resta ai domiciliari Clelia Logorelli, 50 anni, ex dirigente al Settore verde di Eur Spa

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Il sistema di Mafia Capitale è "un sistema gelatinoso" dove il tradizionale rapporto fra corrotto e corruttore "è completamente saltato", in una logica "in cui i soggetti venivano pagati a prescindere dagli atti", e quindi "è interessante per capire come funziona oggi la corruzione". Lo ha detto Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, nel corso di un convegno all'Università di Firenze.

"In quella indagine - ha detto Cantone - ci sono cose devastanti, consiglieri comunali allevati come polli da batteria, vengono fatti eleggere e si fa far loro carriera, partecipano spesso alle primarie di un partito e le vincono pure, tutto grazie a un sistema organizzato in cui c'è un meccanismo di disponibilità rispetto al sistema che assomiglia a quello dei mafiosi".

Intanto arrivano nuove notizie sul fronte giudiziario. Resta infatti ai domiciliari Clelia Logorelli, 50 anni, ex dirigente preposto al Settore verde di Eur Spa, accusata di corruzione nell'ambito dell'inchiesta a Mafia Capitale. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Roma che ha respinto l'istanza di scarcerazione presentata dai suoi difensori. La donna era stata arrestata il 30 ottobre scorso.

Secondo l'accusa la Logorelli - in concorso tra gli altri con Salvatore Buzzi, il ras delle cooperative - nella sua qualità di dirigente preposto al Settore verde di Eur Spa, responsabile parchi e giardini, avrebbe compiuto atti contrari ai doveri di uffici in cambio di uno "stipendio" mensile pari a 2.500 euro. Denaro che avrebbe ricevuto a più riprese da Buzzi, amministratore delle cooperative riconducibili al gruppo criminale capeggiato da Massimo Carminati.

Nel confermare i domiciliari, il tribunale della Libertà scrive che Logorelli "ha dimostrato di avere una particolare propensione a delinquere rinunciando totalmente all'utilizzo delle propria discrezionalita' nell'interesse della collettivita' ponendola a servizio dei privati dei quali era a libro paga". L'ex dirigente di Eur Spa ha "ricevuto per un lungo periodo di tempo, un vero e proprio stipendio 'parallelo' a quello corrisposto dalla Amministrazione". In sostanza per i giudici del Riesame "la determinazione delinquenziale dimostrata" dall'indagata "rende particolarmente attuale il pericolo che possa continuare a svolgere la propria infedele opera professionale anche se non in servizio".
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