ITALIA
Il Caso
Mafia Capitale: il dramma di 1300 lavoratori delle cooperative senza stipendio
Oggi i lavoratori della Cooperativa 29 giugno hanno incontrato il commissario Flaviano Bruno: "Spero si sbloccare i conti e mandare in pagamento gli stipendi entro 10 giorni. La Guardia di Finanza sta vagliando conti e appalti"
Roma
Si parla di Buzzi, Carminati, di appalti e intercettazioni. Oltre tutto questo però, l'inchiesta Mafia Capitale coinvolge indirettamente anche i dipendenti della Cooperativa 29 giugno. Lavoratori che vivono nella totale incertezza, di ricevere gli stipendi e sono all'oscuro delle prospettive della Cooperativa per la quale lavorano. Tra l'altro, la 29 giugno è una cooperativa sociale di Tipo B. Il suo compito, cioè, è quello di inserire al lavoro "persone appartenenti alle categorie protette svantaggiate (detenuti, ex detenuti, disabili fisici e psichici, tossicodipendenti ed ex) e più in generale persone appartenenti alle fasce deboli della società (senza fissa dimora, vittime della tratta, immigrati)".
Oggi il nuovo presidente della Coop 29 Giugno - nominato dal tribunale - Flaviano Bruno ha incontrato le rappresentanze dei dipendenti. Si tratta di 1.300 lavoratori. "I conti sono ancora bloccati", ci riferisce Alessandra Petri, che lavora per la 29 giugno all'appalto servizi accoglienza dell'Università di Roma 3, ed ha partecipato all'incontro con Bruno.
Che tempi si prevedono perché possiate ricevere stipendi e tredicesima?
Il Presidente Bruno ci ha detto che ha avviato le procedure per accedere ai conti correnti della coop, bloccati dalla magistratura. Contava di riuscirci subito, in modo tale da poter versare i nostri stipendi prima di Natale. I tempi tecnici, però, considerando i festivi, sono di 10 giorni e quindi si potrebbe slittare oltre Natale.
In quanti siete a Roma tre?
Solo lì siamo in 155, in tutta la Coop circa 1.300.
Cosa vi ha detto il nuovo presidente dello stato della coop?
Si è insediato solo il nove dicembre. Ci ha detto che c'è una parte sana e solida della cooperativa, però, la guardia di finanza sta vagliando gli appalti e i conti. E quindi bisogna attendere.
In che stato d'animo siete?
Siamo molto preoccupati, non ci resta che sperare.
di Mario De Pizzo
Oggi il nuovo presidente della Coop 29 Giugno - nominato dal tribunale - Flaviano Bruno ha incontrato le rappresentanze dei dipendenti. Si tratta di 1.300 lavoratori. "I conti sono ancora bloccati", ci riferisce Alessandra Petri, che lavora per la 29 giugno all'appalto servizi accoglienza dell'Università di Roma 3, ed ha partecipato all'incontro con Bruno.
Che tempi si prevedono perché possiate ricevere stipendi e tredicesima?
Il Presidente Bruno ci ha detto che ha avviato le procedure per accedere ai conti correnti della coop, bloccati dalla magistratura. Contava di riuscirci subito, in modo tale da poter versare i nostri stipendi prima di Natale. I tempi tecnici, però, considerando i festivi, sono di 10 giorni e quindi si potrebbe slittare oltre Natale.
In quanti siete a Roma tre?
Solo lì siamo in 155, in tutta la Coop circa 1.300.
Cosa vi ha detto il nuovo presidente dello stato della coop?
Si è insediato solo il nove dicembre. Ci ha detto che c'è una parte sana e solida della cooperativa, però, la guardia di finanza sta vagliando gli appalti e i conti. E quindi bisogna attendere.
In che stato d'animo siete?
Siamo molto preoccupati, non ci resta che sperare.