ITALIA
La decisione del tribunale del riesame
Mafia Capitale, restano in carcere Panzironi e Odevaine. Sospesa l'occupazione dell'assessorato
Confermati i domiciliari per Rossana Calistri, scarcerato invece Franco Cancelli, capo della cooperativa Edera. I lavoratori della cooperativa '29 giugno' hanno liberato la sede dell'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma
Confermati i domiciliari per Rossana Calistri, mentre è stato scarcerato Franco Cancelli, capo della cooperativa Edera. Il riesame ha stabilito inoltre la sostituzione del carcere con i domiciliari per altri tre indagati.
In carcere, con Panzironi ed Odevaine, restano anche gli imprenditori Cristiano Guarnera e Giuseppe Ietto, Nadia Cerrito, segretaria di Salvatore Buzzi, ras delle cooperative, e Claudio Turella, funzionario comunale. Il collegio presieduto da Bruno Azzolini ha annullato l'accusa di partecipazione all'associazione di stampo mafioso per Fabio Gaudenzi, il quale ha ottenuto i domiciliari essendo indagato di trasferimento di capitali.
Scarcerati, per essere posti ai domiciliari, anche Pierina Chiaravalle e Sandro Coltellacci, collaboratori di Buzzi accusati di corruzione aggravata.
La decisione del riesame arriva all'indomani della decisione del ministro Andrea Orlando che ha confermato l'applicazione del regime del 41-bis per Massimo Carminati, considerato il boss dell'organizzazione criminale.
Intanto è teriminata l'occupazione dell'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma da parte dei dipendenti della cooperativa '29 giugno'. "I lavoratori - si legge in una nota -, sostenuti dall'Unione Sindacale di Base, hanno sospeso l'occupazione dell'Assessorato dopo l'incontro tenutosi alla presenza dei neoassessori alle Politiche Sociali, Francesca Danese, e alla Legalità, Alfonso Sabella. Strappato l'impegno del Comune di Roma a mantenere tutti i servizi e di tutti i contratti individuali in essere in attesa della verifica degli appalti e degli affidamenti".
"L'Usb - aggiunge la nota - incassato questo primo risultato, continuerà a battersi affinche' le istituzioni tutte si impegnino a tutelare gli stipendi, i contratti, i posti di lavoro e i diritti di chi lavora in modo onesto. Si impegnino a garantire un'accoglienza dignitosa agli immigrati, soprattutto ai più deboli come i minori, e strutture adeguate per chi vive il dramma dell'emergenza abitativa. Non saranno i lavoratori a pagare il malaffare ignobile di chi sta 'in mezzo e in alto'".