ITALIA
Pignatone: "In arrivo altre operazioni"
Mafia Roma, Marino: "Città parte offesa nel processo a Carminati"
Formalizzato l'atto alla Procura di Roma. Il M5s chiede al sindaco della capitale di "fare un passo indietro", Forza Italia minaccia dimessioni di gruppo. Spunta tra le carte dell'inchiesta un messaggio di auguri in cui Salvatore Buzzi scrive: "Speriamo sia un anno pieno di monnezza e di sfollati". Stasera consiglio dei ministri dedicato alle misure anticorruzione
Roma
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, marca la distanza dagli affari illeciti emersi nell'inchiesta Mafia Capitale e fima l'atto con cui formalizza alla Procura la costituzione dell'amministrazione quale parte offesa nel procedimento a carico di Massimo Carminati, e in altri in corso. Un'azione finalizzata ad ottenere il risarcimento dei "danni morali e materiali conseguenti ai reati per cui si procede, che vedono il Comune quale parte offesa e danneggiata". Sul possibile commissariamento del Comune, invece, si saprà di più tra due mesi. Lo ha dichiarato ieri il prefetto Pecoraro parlando di un possibile commissariamento degli appalti.
Buzzi, l'sms della vergogna
Intanto, mentre il procuratore Pignatone avverte su possibili altre operazioni in arrivo, dalle carte dell'inchiesta emergono nuovi dettagli. L'ultimo in ordine di tempo è quello del messaggio che Salvatore Buzzi avrebbe inviato per gli auguri di Buon 2013 ad alcuni destinatari, tra cui Angelo Scozzafava, all'epoca direttore del dipartimento Promozione dei servizi socialie della salute del Campidoglio. "Speriamo sia un anno pieno di monnezza e di sfollati" si legge nel testo degli auguri.
Marino, reato contestato impedisce funzione Comune
A sostegno della costituzione del comune parte offesa, nelle sei pagine firmate dal sindaco, Roma Capitale elenca le motivazioni di una tale scelta, a cominciare dal reato contestato, il 416 bis del Codice penale, che non soltanto reca una offesa all'ordine pubblico ma impedisce al Comune "di esprimere la sua forza culturale, di coesione, di legalità, in sintesi la sua funzione". Per motivare la costituzione di parte offesa, l'atto elenca anche la presenza di reati commessi a danno di servizi e appalti dell'amministrazione capitolina, la presenza dei reati di usura ed estorsione che ledono profondamente la figura e la funzione dell'amministrazione comunale, oltre che altre fattispecie di reato come l'intestazione fittizia di persone e il trasferimento fraudolento di valori, con conseguenti danni patrimoniali, funzionali e d'immagine.
M5s: "Il sindaco faccia un passo indietro"
"Noi reputiamo che Marino debba fare un passo indietro per evitare l'onta di uno scioglimento del comune per mafia" dichiara Alessandro Di Battista, M5s, al termine dell'incontro con il prefetto Giuseppe Pecoraro. "Se questo caso ci fosse stato a New York, a Londra o a Parigi il sindaco si sarebbe dimesso. Da noi c'è un attaccamento alla poltrona che fa spavento" ha aggiunto. Di Battista sottolinea anche che i Cinquestelle escludono assolutamente un ingresso in giunta.
Forza Italia minaccia dimissioni di gruppo
"I consiglieri comunali di Roma dovrebbero dimettersi in massa: non ci sono più le condizioni per continuare. La prossima settimana il gruppo di FI darà al segretariato la disponibilità a firmare le dimissioni". Lo annuncia il coordinatore romano Davide Bordoni, in conferenza stampa nella sede di Forza Italia, con Giovanni Toti, Maurizio Gasparri e Antonio Tajani. "Serve un atto collettivo di almeno 24 consiglieri per tornare al voto: mi auguro che i consiglieri di altre forze politiche facciano come Forza Italia", dice Tajani.
Prefetto Pecoraro: "Possibilità commissariamento Comune"
E sugli appalti ieri si é concentrato anche il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che durante l'audizione alla Commissione parlamentare Antimafia ha ventilato la possibilità che si arrivi al "commissariamento degli appalti se Cantone lo riterrà". Pecoraro ha sottolineato che nell'ambito dei "Comuni i controlli non vengono fatti, né ci sono nelle Regioni. L'unico controllo è quello della Corte dei Conti. Dobbiamo rivedere l'ordinamento dello Stato - ha proseguito il prefetto - e degli enti locali. Ora faremo i controlli che andavano fatti prima".
Buzzi, l'sms della vergogna
Intanto, mentre il procuratore Pignatone avverte su possibili altre operazioni in arrivo, dalle carte dell'inchiesta emergono nuovi dettagli. L'ultimo in ordine di tempo è quello del messaggio che Salvatore Buzzi avrebbe inviato per gli auguri di Buon 2013 ad alcuni destinatari, tra cui Angelo Scozzafava, all'epoca direttore del dipartimento Promozione dei servizi socialie della salute del Campidoglio. "Speriamo sia un anno pieno di monnezza e di sfollati" si legge nel testo degli auguri.
Marino, reato contestato impedisce funzione Comune
A sostegno della costituzione del comune parte offesa, nelle sei pagine firmate dal sindaco, Roma Capitale elenca le motivazioni di una tale scelta, a cominciare dal reato contestato, il 416 bis del Codice penale, che non soltanto reca una offesa all'ordine pubblico ma impedisce al Comune "di esprimere la sua forza culturale, di coesione, di legalità, in sintesi la sua funzione". Per motivare la costituzione di parte offesa, l'atto elenca anche la presenza di reati commessi a danno di servizi e appalti dell'amministrazione capitolina, la presenza dei reati di usura ed estorsione che ledono profondamente la figura e la funzione dell'amministrazione comunale, oltre che altre fattispecie di reato come l'intestazione fittizia di persone e il trasferimento fraudolento di valori, con conseguenti danni patrimoniali, funzionali e d'immagine.
M5s: "Il sindaco faccia un passo indietro"
"Noi reputiamo che Marino debba fare un passo indietro per evitare l'onta di uno scioglimento del comune per mafia" dichiara Alessandro Di Battista, M5s, al termine dell'incontro con il prefetto Giuseppe Pecoraro. "Se questo caso ci fosse stato a New York, a Londra o a Parigi il sindaco si sarebbe dimesso. Da noi c'è un attaccamento alla poltrona che fa spavento" ha aggiunto. Di Battista sottolinea anche che i Cinquestelle escludono assolutamente un ingresso in giunta.
Forza Italia minaccia dimissioni di gruppo
"I consiglieri comunali di Roma dovrebbero dimettersi in massa: non ci sono più le condizioni per continuare. La prossima settimana il gruppo di FI darà al segretariato la disponibilità a firmare le dimissioni". Lo annuncia il coordinatore romano Davide Bordoni, in conferenza stampa nella sede di Forza Italia, con Giovanni Toti, Maurizio Gasparri e Antonio Tajani. "Serve un atto collettivo di almeno 24 consiglieri per tornare al voto: mi auguro che i consiglieri di altre forze politiche facciano come Forza Italia", dice Tajani.
Prefetto Pecoraro: "Possibilità commissariamento Comune"
E sugli appalti ieri si é concentrato anche il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che durante l'audizione alla Commissione parlamentare Antimafia ha ventilato la possibilità che si arrivi al "commissariamento degli appalti se Cantone lo riterrà". Pecoraro ha sottolineato che nell'ambito dei "Comuni i controlli non vengono fatti, né ci sono nelle Regioni. L'unico controllo è quello della Corte dei Conti. Dobbiamo rivedere l'ordinamento dello Stato - ha proseguito il prefetto - e degli enti locali. Ora faremo i controlli che andavano fatti prima".