Manovra, Bitonci a Tria: "Si può arrivare al 2-2,2% del deficit"
"Si deve trovare una soluzione e aprire un po' i cordoni della borsa, è giusto che sia così" dice il sottosegretario all'Economia. "Da una maggiore flessibilità del rapporto deficit-Pil -spiega- otterremo risorse stimate tra i 10 e i 15 miliardi di euro. Ovvio che il 50% di questi andranno alla manovra della Lega e il 50% a quella del M5s"
"E' chiaro che si deve trovare una soluzione e aprire un po' i cordoni della borsa, è giusto che sia così. Tria fa il suo lavoro. Noi sappiamo benissimo che una certa elasticità può essere data. Salvini parlava di 2,9%, ora di 2,5% e io penso che si potrebbe arrivare tranquillamente tra il 2 e il 2,2%". Così il sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci, si è espresso riguardo al tema di una maggiore elasticità in manovra nel rapporto deficit/Pil nel corso di un incontro a Padova.
"Tria fa il suo lavoro - ha ribadito - e in ogni governo quando è ora della manovra di bilancio si vede sempre un 'bisticcio' tra le parti politiche che vogliono risorse e le parti tecniche che devono far quadrare i conti". "L'Europa è d'accordo - ha proseguito - e i mercati guardano alla stabilità; se la manovra viene spiegata bene anche un aumento leggero del deficit che porta sviluppo può essere capito bene". "Da una maggiore flessibilità del rapporto deficit-Pil - ha spiegato Bitonci - otterremo risorse stimate tra i 10 e i 15 miliardi di euro. Ovvio che il 50% di questi andranno alla manovra della Lega e il 50% a quella del M5s".
"Nel Def deduzioni per assunzioni e macchine"
"Nel Def ci sarà anche la possibilità di detrarre e dedurre acquisti di nuovi macchinari, attrezzature, assunzioni di nuovi lavoratori a tempo indeterminato e ricerca e sviluppo, passando da una Ires del 24% al 15% quindi vedendo gli utili reinvestiti detassati" ha spiegato poi il sottosegretario all'Economia.
Cedolare secca negozi solo per i nuovi contratti
Sempre sulla manovra, l'esponente leghista ha anche accennato all'idea di una cedolare secca per affitti commerciali al 21%, "che noi - ha detto - vorremmo introdurre per tutti i nuovi contratti dal primo gennaio; una misura di rilancio forte per il commercio e i piccoli negozi, un tema che va in abbinata a quello della riduzione delle aperture dei centri commerciali".
'Super-Ires' vale quasi 1 miliardo
La 'super-Ires' al 15% per gli utili reinvestiti in azienda (in macchinari o in assunzioni stabili) comporta "un risparmio per le imprese di quasi un miliardo di euro" ha aggiunto Bitonci, illustrando una delle misure chiave del pacchetto fiscale messo a punto dalla Lega per la prossima manovra.
Con nuova flat tax non scatta obbligo e-fattura
Con l'estensione della platea della flat tax sugli autonomi si allargherà anche la platea di chi non sarà obbligato dal prossimo primo gennaio ad adottare la fatturazione elettronica, ha spiegato il sottosegretario.
La platea degli esclusi, ha precisato, comprende i commercianti che emettono lo scontrino, gli artigiani che lavorano con i privati e tutti coloro che decideranno di aderire al nuovo regime forfettario che sarà con ogni probabilità inserito nella prossima manovra. Si tratta di 1,5 milioni di pmi.
L'obbligo di fatturazione elettronica rimarrà invece per le medie e le grandi imprese che sono soggette all'Ires e che "hanno un minimo di organizzazione per gestire il nuovo sistema".