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POLITICA

Montecitorio

Manovra, alla Camera il voto definitivo. Bagarre su un post M5S: "Siamo sotto attacco"

Su blog M5S il post poi rimosso, insorgono le opposizioni. Il ministro dell'Economia Tria sulle tensioni interne al governo: "Io non mi dimetto"

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L'aula della Camera ha concluso l'esame dei 244 ordini del giorno, sono cominciate le dichiarazioni di voto finali sulla manovra. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta seguendo in Aula le dichiarazioni di voto. Accanto a lui, ai banchi del governo, siede il ministro dell'Economia, Giuseppe Tria. Successivamente in Aula sono arrivati il vicepremier Luigi Di Maio e i ministri Bonafede e Fraccaro.

Il Pd non parteciperà al voto finale
''Non parteciperemo al voto; non vogliamo essere i vostri complici in questo disegno''. Il deputato del Partito democratico, Emanuele Fiano, nel corso delle dichiarazioni di voto finali, spiega che gli esponenti del Pd resteranno in aula ''per il rispetto che portiamo al tempio della democrazia che è il parlamento'' ma, dice Fiano, ''non intendiamo partecipare a questo vostro disegno''.

Scintille tra Lega e FI
Il voto finale sulla manovra sembra approfondire il solco tra Lega e FI. Durissima la reprimenda che dagli 'azzurri' arriva agli alleati sul piano locale: "La manovra è stata fatta affidando le chiavi della politica economica al M5s che non vuole sviluppo e ricchezza, ma solo alimentare odio e invidia sociale. Ebbene: noi con loro non c'entriamo niente e con loro non vogliamo avere niente a che fare", scandisce Roberto Occhiuto in sede di dichiarazione di voto finale.  Altrettanto severa la replica dalla Lega, poco dopo. "Forza Italia prova disprezzo per questa manovra e anche per noi? Se non ricordo male, il governo Monti lo appoggiarono loro e la macelleria sociale iniziata con quel governo è partita proprio dalla legge Fornero, che oggi proviamo a correggere", mette in chiaro Riccardo Molinari.

Ieri il governo ha ottenuto la fiducia posta sulla legge di bilancio alla Camera dei Deputati con 327 voti favorevoli e 228 voti contrari in una corsa contro il tempo per evitare l'esercizio provvisorio che scatterebbe dal 1° gennaio. In tarda serata, proseguono nell'Aula della Camera le votazioni sugli articoli dal 2 al 18 del ddl Legge di Bilancio, dopo la fiducia. 

Il ministro Tria smentisce dimissioni
"Io non mi dimetto. Non esiste, nel modo più assoluto. Ho letto che è stato scritto, ma è una cosa che non esiste. Ma poi, spiegatemi perché dovrei andarmene proprio adesso?". Smentisce così, in un colloquio con Repubblica, l'ipotesi di sue dimissioni il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. "Se è vero che sono il vincitore morale - spiega - a maggior ragione continuo a fare il ministro.Se me ne fossi voluto andare, l'avrei fatto tre mesi fa (...) la sera in cui hanno annunciato il deficit al 2,4%. Lì sì che c'era un motivo. Non l'ho fatto allora - rimarca - quella sera del 2,4%. Oggi siamo qui ed è possibile capire perché presi quella decisione. Oggi si possono vedere i frutti di quella scelta". E poi aggiunge: "Scusate, ma chi è che mette in giro le voci delle mie dimissioni?"

Polemiche su post M5S che denunciava: "Siamo sotto attacco, vero e proprio terrorismo"
Non compare più sul Blog delle Stelle il post M5s in cui si diceva, fra l'altro, "siamo sotto attacco", si parlava di "vero e proprio terrorismo", ancorché "mediatico e psicologico" e si guardava al percorso parlamentare della manovra assicurando che "non cederemo ai ricatti. Andremo avanti a testa alta, con il coraggio e l'ambizione di sempre: cambiare in meglio l'Italia. Sempre dalla parte del popolo". Una durissima presa di posizione, che ha però scatenato una vera e propria bufera in aula a Montecitorio. "Il Movimento 5 stelle, dopo parole di eversione, ha avuto un rigurgito di dignità ! Non è ammissibile che un partito politico possa non tanto scrivere, ma anche solo pensare che sia in atto un attacco terroristico da parte di forze democratiche. Però non basta eliminare un post per cancellare la vergogna" rileva Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, dopo la cancellazione del post. 

"Con questo post del blog del M5S è stato sparato contro l'Aula di Montecitorio l'equivalente di un colpo di fucile alla libera determinazione di chi in Parlamento sostiene con la faccia, le parole e gli atti le sue ragioni. Siamo in presenza di un'aggressione alle opposizioni e allalibera informazione, che è stata già umiliata nelle forme e nella maniera previste dalla legge di bilancio. Quello del M5S è un atteggiamento vigliacco e offensivo nei confronti di qualsiasi componente della Camera". Così Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.

Fico: nessun attacco a democrazia, opposizione fa il suo lavoro
"Da presidente della Camera dico che la democrazia non è sotto attacco. Tutti si esprimono in modo libero, le opposizioni fanno il loro lavoro: è loro diritto opporsi alla legge di  bilancio''. Lo sottolinea il presidente della Camera, Roberto Fico, parlando del post pubblicato sul blog M5S. ''Non c'è nessun attacco delle lobby, ognuno fa il suo lavoro e io lo difenderò sempre, qui dento e fuori di qui'', precisa.

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