MONDO
Il presidente al Parlamento tunisino: "Da Italia forte sostegno"
Mattarella a Tunisi: "L'Isis diffonde il marchio della morte e della distruzione"
In visita di Stato in Tunisia, ricorda il 'gesto barbarico' compiuto dai terroristi il 18 marzo scorso al museo del Bardo, definendolo un attacco alla democrazia. Poi il tema dell'immigrazione: "I flussi che partono dalla Libia - ha detto - configurano un dramma umanitario senza precedenti di cui l'Europa deve farsi carico collettivamente"
Tunisi (Tunisia)
Nel giorno in cui l'Unione europea dà il via libera alla missione navale per contrastare il traffico di migranti nel Mar Mediterraneo, il presidente della Repubblica Mattarella si trova a Tunisi in visita di Stato per l'omaggio alle vittime della strage al museo del Bardo del 18 marzo scorso. Nel suo discorso al Parlamento tunisino, oltre a rinnovare il sostegno dell'Italia al Paese che lo ospita, il capo dello Stato tocca diversi temi: quello della lotta al terrorismo e quello dell'immigrazione. "I flussi che partono dalla Libia - osserva Mattarella - configurano un dramma umanitario senza precedenti di cui l'Europa deve farsi carico collettivamente, con senso di responsabilità, spirito di solidarietà e disponibilità all'accoglienza".
"Con il loro gesto barbarico al museo del Bardo - sottolinea poi Matteralla ricordando la strage del museo - i terroristi non hanno voluto compiere soltanto una strage o colpire la società civile e l'economia tunisina. Entrando in azione proprio mentre il nuovo Parlamento e il nuovo Governo stavano iniziando ad operare, essi hanno cercato di rompere il circolo virtuoso della democrazia, attaccando i luoghi del Parlamento e del Museo: della democrazia e della cultura".
Poi il sostegno al parlamento e al popolo tunisino e l'omaggio "alla lungimiranza per aver scelto la via della democrazia, della libertà e del progresso civile e sociale" perrchè la Tunisia - sottolinea - "è stato avanguardia della civiltà democratica nel mondo arabo".
"Con il loro gesto barbarico al museo del Bardo - sottolinea poi Matteralla ricordando la strage del museo - i terroristi non hanno voluto compiere soltanto una strage o colpire la società civile e l'economia tunisina. Entrando in azione proprio mentre il nuovo Parlamento e il nuovo Governo stavano iniziando ad operare, essi hanno cercato di rompere il circolo virtuoso della democrazia, attaccando i luoghi del Parlamento e del Museo: della democrazia e della cultura".
Poi il sostegno al parlamento e al popolo tunisino e l'omaggio "alla lungimiranza per aver scelto la via della democrazia, della libertà e del progresso civile e sociale" perrchè la Tunisia - sottolinea - "è stato avanguardia della civiltà democratica nel mondo arabo".