POLITICA
Alle istituzioni bancarie: "Serve correttezza"
Mattarella: "Preziosa l'azione di vigilanza della Banca d'Italia"
Il Capo dello Stato: "La fiducia è componente essenziale per il buon funzionamento dei mercati finanziari
"Molte delle nostre debolezze sono dovute alla carenza di Europa"
"Molto del nostro futuro dipende dall'Europa, perché molte delle nostre debolezze sono dovute alla carenza di Europa, agli squilibri interni, al ritardo della sua piena integrazione, alle visioni anguste che riemergono di fronte alle difficoltà", ha detto il presidente della Repubblica.
"Occorre che ognuno svolga la sua parte, e abbia coscienza della propria responsabilità, nella costruzione di una società europea più robusta e dunque solidale, più aperta e dunque più competitiva, insomma all'altezza della sfida mondiale", ha sottolineato il Capo dello Stato.
"Voi siete parte di questa sfida. E del processo di innovazione a cui siamo tutti chiamati. Il vostro Istituto è nato agli albori della costruzione europea", ha aggiunto rivolgendosi ai partecipanti al meeting dell'istituto di studi bancari.
"Mercati più trasparenti per recuperare fiducia"
"La fiducia è componente essenziale per il buon funzionamento dei mercati finanziari: lo sapete meglio di chiunque altro. Per recuperarla si impone una sempre maggiore attenzione alla trasparenza e alla correttezza sostanziale dei comportamenti. Si impone inoltre la ricerca di soluzioni orientate alle reali esigenze di famiglie e di imprese", ha detto Sergio Mattarella.
"La lunga crisi, e ancora prima le evidenze dell'imperfezione dei mercati, di condotte azzardate di alcuni intermediari, hanno generato una caduta della fiducia nelle banche", ha ricordato Mattarella, "hanno, in alcuni casi, minato la convinzione che le stesse regole siano in grado di contenere comportamenti poco virtuosi di intermediari e di loro dirigenti".
"Non è soltanto una questione etica - ha ribadito il capo dello Stato -: si tratta della ragione sociale, strategica, del sistema del credito e del suo legame con gli attori concreti dello sviluppo. E' questa una responsabilità che grava ovviamente in misura ancora maggiore sui principali intermediari europei, come quelli rappresentati nell'Institut International d'Etudes Bancaires".