MONDO
A Gerusalemme Est
Medioriente. Israele distrugge case di due palestinesi autori di attentati
Il premier Benjamin Netanyahu ha promesso il pugno di ferro contro la recente ondata di violenza. Sigillata la stanza della casa dell'uomo che lo scorso anno uccise il rabbino Yehuda Glick, attivista dell'estrema destra israeliana
È stata distrutta la casa di Ghassan Abu Jamal che insieme al cugino Udai uccise cinque persone in un attentato a una sinagoga di Gerusalemme ovest nel novembre 2014, prima di essere ucciso. Nello steso quartiere di Jabal Moukabber l'esercito ha distrutto anche la casa della famiglia di Mohammed Jaabis, che nell'agosto 2014 attaccò con una ruspa un autobus a Gerusalemme e fu ucciso poco dopo.
L'esplosione, avvenuta intorno alle 04:00 di mattina ora italiana, ha distrutto l'interno della struttura lasciando però intatti i pilastri; ma ha danneggiato altri appartamenti all'interno dell'edificio e anche le strutture vicine. Yasser Abdu, 40 anni, vicino e amico di Abu Jamal, ha accusato Israele di attuare una "politica di punizione collettiva".
Le truppe hanno inoltre sigillato una stanza di una casa della famiglia di Muataz Hijazi, nel quartiere di al-Thori, sempre a Gerusalemme Est: il palestinese sparò l'anno scorso al rabbino Yehuda Glick, attivista dell'estrema destra israeliana, una delle figure di spicco nel difendere il diritto degli ebrei a pregare nella spianata delle Moschee. Glick si salvò, ma il presunto autore degli spari fu localizzato e ucciso il giorno dopo dalla polizia nella sua abitazione.
Le punizioni seguono l'annuncio del premier, domenica, di una serie di misure punitive destinate a dissuadere i palestinesi dal lanciare attacchi come quelli sono sono costati la vita a una coppia di israeliani nei giorni scorsi.