I chiarimenti sui rialzi del debito italiano
Il Mef smentisce "nel modo più categorico" le anticipazioni dei contenuti della lettera all'Ue
Smentita la risposta del ministro dell'Economia alla Commissione europea, che aveva provocato la reazione del vicepremier M5s sui previsti tagli a reddito di cittadinanza e quota 100. Palazzo Chigi: "Conte ha ricevuto la lettera, non è quella trapelata"
Il ministero dell'Economia "smentisce nel modo più categorico le notizie di stampa che anticiperebbero i contenuti della lettera che il ministro Tria si prepara ai nviare alla Commissione Ue. Tali contenuti non corrispondono alla realtà. Come si potrà constatare quando si prenderà visione della lettera che sarà firmata dal ministro e inviata a Bruxelles". Lo precisano fonti del Mef, a distanza di qualche ora dalle anticipazioni di stampa.
Palazzo Chigi: "Conte ha ricevuto la lettera, non è quella trapelata"
"La bozza di lettera da inviare alla Commissione Europea è stata da poco ricevuta dal Presidente Conte, che non l'ha quindi ancora approvata. Peraltro la versione che è stata anticipata dagli organi di informazione non è quella che in questo momento è in visione al presidente Conte" affermano fonti di Palazzo Chigi. "E' bene rimarcare la gravità della diffusione di testi, peraltro in versioni non corrispondenti a quelle su cui il ministro Tria e il Presidente Conte stanno lavorando, trattandosi di questioni particolarmente delicate che incidono su interessi fondamentali dello Stato, e che coinvolgono la delicata interlocuzione con le Istituzioni europee e che possono avere ricadute negative sui mercati".
Conte-Tria: verifica anche giudiziale su fuga notizie
"Il presidente del Consiglio ha appena sentito telefonicamente il ministro Tria e ha concordato con lui di sollecitare tutte le verifiche, anche giudiziali, affinché chi si é reso responsabile di tali fughe di notizie false sia chiamato alle conseguenti responsabilità" si apprende ancora da fonti di Palazzo Chigi.
Quanto anticipato dalle agenzie- in base al documento che "avevano potuto visionare", di cui il sito del Corriere della Sera pubblicava anche una foto e che, ha appreso l'Adnkronos, era stato preventivamente mandato anche ad altri uffici istituzionali- riportava quanto segue:
Il testo smentito
"Dal lato della spesa, il governo sta avviando una nuova revisione della spesa e riteniamo che sarà possibile ridurre le proiezioni di spesa per le nuove politiche in materia di welfare nel periodo 2020-2022. Inoltre siamo convinti che una volta che il programma di bilancio sarà finalizzato in accordo con la Commissione europea, i rendimenti dei titoli di Stato italiani diminuiranno e le proiezioni relative alla spesa per interessi saranno riviste al ribasso". Alla missiva, spiegavano le agenzie di stampa, viene allegato il rapporto sull'andamento del debito redatto dal Dipartimento del Tesoro. In un altro passaggio della lettera le nuove politiche di welfare vengono esplicitate come reddito di cittadinanza e quota 100. "Colgo l'occasione - si legge nell'incipit - per ricapitolare la posizione del governo italiano in merito all'andamento del disavanzo e del debito nel 2018 alle nostre aspettative per l'anno in corso e ai programmi per il bilancio 2020-2022".
"Dal governo approccio prudente e responsabile sul debito"
"Secondo le stime della Commissione il saldo strutturale dell'Italia nel 2018 è peggiorato, passando al -2,2% del Pil, dal -2,1% del 2017. Tuttavia, questa valutazione si basa sulla stima di crescita potenziale della Commissione. Secondo le previsioni di primavera della Commissione, nel 2018 l'output gap era pari a solo -0,1% del Pil, con una riduzione di 0,4 punti percentuali rispetto al 2017", prosegue Tria nella sua lettera. "Nonostante le lievi modifiche apportate alla metodologia applicata al caso italiano -è scritto nella missiva- la quantificazione dell'output gap dell'Italia è ancora incoerente con le principali evidenze macroeconomiche (tasso di disoccupazione ancora elevato, assenza di pressioni inflazionistiche e una forte caduta del Pil rispetto ai livelli pre-crisi). Se la crescita potenziale stimata fosse più vicina al contenuto tasso di crescita del Pil reale registrato nel 2018 (0,9 per cento), l'aggiustamento di bilancio realizzato lo scorso anno verrebbe considerato prevalentemente strutturale e non ciclico".
Anticipazioni che hanno subito sollevato la protesta del Movimento.
Di Maio: "Serve un vertice per sistemare la risposta alla lettera Ue"
"Non ho avuto ancora il piacere di leggere la lettera preparata dal ministro Tria all'Unione Europea, ma apprendo che prevede tagli alla spesa sociale, alla Sanità, a Quota 100, al Reddito di Cittadinanza. Ma stiamo scherzando? Lo dico chiaramente: al governo Monti non si torna. Basta austerità, basta tagli, di altre politiche lacrime e sangue non se ne parla. Non esiste! Magari e' utile fare un vertice di maggioranza con la Lega insieme al presidente Conte e allo stesso Tria, così sistemiamo insieme questa lettera, prima che qualcuno la mandi a Bruxelles!". Lo scrive su Facebook il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio.
M5s: tagli incomprensibili
"Secondo le prime indiscrezioni, nella lettera da inviare alla Ue, che Tria e la Lega hanno scritto, sono previsti tagli allo stato sociale per il triennio 2020-2022. Questa scelta è incomprensibile e sono necessarie delle spiegazioni". E' quanto si legge sul Blog delle Stelle. "La linea che, d'accordo con la Lega, abbiamo seguito come governo e' stata quella della lotta all'austerità. Posizione confermata dai risultati elettorali delle europee in cui è stato detto che è necessario fare la flat tax per i redditi bassi anche sforando il deficit", si legge ancora.
"Gli italiani si aspettano da questo governo lotta all'austerità europea e questo è quello che dobbiamo fare, non i tagli al welfare", avvertono i 5 stelle.
E la reazione del Pd.
Zingaretti: "Governo al più presto a casa, è l'unica soluzione"
"Come drammaticamente previsto, il governo di Salvini inizia a tagliare i servizi sociali per le persone e domani inizia anche il taglio per 6 milioni di pensioni. Noi lo avevamo denunciato, loro negavano". Lo dice Nicola Zingaretti, in un video su Facebook. "L'unica soluzione è che questo governo vada al più presto a casa e si ricostruisca un progetto per mettere in piedi questo Paese. Ora è tempo di dire la verità", sottolinea il segretario del Pd.
Pd: governo smentisce, ma prepara macelleria sociale
"Nonostante le smentite imposte al Mef e le solite sceneggiate il Governo si prepara ad una vera e propria macelleria sociale: tagli alla spesa sociale, ai servizi, alla sanita', alle forze dell'ordine, alla scuola, alle politiche per il lavoro. Se la prendono proprio con quegli italiani che da primi diventeranno ultimi". Lo sottolinea il Pd in una nota.
Proprio oggi dall'Istat è arrivata una doccia fredda sulla crescita italiana: il pil del primo trimestre è stato rivisto al ribasso allo 0,1% dalla precedente stima dello 0,2%, il tendenziale da 0,1% è invece tornato negativo a -0,1%, per la prima volta dalla fine del 2013. Un pil al contagocce su base trimestrale, più vicino allo stallo che alla mini-ripresa prefigurata con i dati provvisori di fine aprile, che tuttavia conferma l'uscita del paese dalla recessione tecnica dovuta ai due precedenti trimestri sotto segno 'meno'. E proprio la scarsa crescita è al centro delle argomentazioni avanzate dal ministro dell'Economia nella risposta che sarà inviata oggi alla richiesta di chiarimenti della Commissione Ue sui rialzi del debito italiano. Intanto, lo spread sfonda quota 290 sotto la spinta del rischio di una procedura Ue sui conti del Belpaese in assenza di motivazioni convincenti da parte del titolare di via XX Settembre.
Mercoledì il verdetto Ue
Toccherà alla Commissione Europea valutare se il governo italiano, nella sua lettera di risposta al vicepresidente Valdis Dombrovskis e al commissario agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici, avrà dato o no segnali concreti di apertura alle richieste di Bruxelles, che vorrebbe "misure aggiuntive" mirate a frenare la corsa del debito pubblico. Moscovici si è detto apertamente contrario a "sanzioni" contro l'Italia, ma il rischio è che questa volta possa risultare complicato evitare l'avvio di una procedura per debito, mai partita prima nei confronti di alcun Paese ed evitata per un soffio dal governo Conte alla fine del 2018.
Mercoledì prossimo la Commissione Europea pubblicherà le raccomandazioni specifiche per Paese, un passaggio chiave del semestre europeo, come viene chiamato il ciclo Ue di coordinamento delle politiche di bilancio degli Stati membri. Dopo che, entro fine aprile, i Paesi membri presentano alla Commissione i propri piani di finanza pubblica e i propri programmi nazionali di riforma, la Commissione presenta nel mese di maggio delle raccomandazioni specifiche per Paese, che includono l'opinione sui programmi che gli Stati membri hanno inviato a Bruxelles. Le raccomandazioni si basano sulle previsioni economiche di primavera, che cristallizzano le aspettative sul futuro andamento dell'economia degli Stati membri.