MONDO
Vertice di Vienna
Merkel: "Accoglieremo ogni mese centinaia di migranti da Italia e Grecia con permesso di soggiorno"
Il vertice è dedicato all'emergenza migranti
"Vogliamo fermare l'immigrazione clandestina" ma senza sottrarci "alle nostre responsabilità umanitarie". Lo ha detto la cancelliera tedesca - citata dall'emittente turca Trt - al termine del vertice di Vienna sulla crisi dei migranti al quale partecipano i leader dei Paesi della 'rotta balcanica'. "E' necessario - ha aggiunto Merkel - fare accordi con i Paesi terzi, specialmente in Africa ma anche con Pakistan e Afghanistan...in modo che sia chiaro che coloro che non hanno il
diritto di stare in Europa possano tornare nei loro Paesi".
Austria, riprendere controllo confini esterni Ue
"Abbiamo bisogno di riprendere il controllo dei nostri confini esterni". Lo ha detto il cancelliere austriaco Christian Kern al termine di un summit a Vienna con i leader di Germania, Grecia e Balcani occidentali convocato per fare il punto sulle strategie europee riguardo alla crisi dei migranti. Sia Kern, sia la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno sottolineato che si sta considerando di rafforzare non solo i confini marini dell'Europa ma anche le frontiere interne come quella tra Grecia e Macedonia. "Abbiamo bisogno di essere certi, praticamente e politicamente, che i Balcani occidentali rimangano chiusi all'immigrazione illegale", ha detto a sua volta il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
Premier serbo Vucic, non innalzeremo muri
Il premier Vucic, ha aggiunto il ministro degli esteri Dacic, ha confermato a Vienna che la Serbia non intende innalzare muri anti-immigrati, ma ha sottolineato al tempo stesso come in tutto cio' la Serbia sia vittima di una mancata politica unitaria della Ue nella crisi dei migranti. La Serbia, ha notato Dacic, e' in una situazione sfavorevole poiche' i Paesi del fronte nord della 'rotta balcanica' hanno gia' messo in atto meccanismi di difesa dai flussi di migranti. "Questo ci mette in una situazione difficile poiche' restiamo vittima di questa politica europea non unitaria in fatto di crisi migratoria".