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MONDO

Emergenza

Profughi, la Slovacchia ricorrerà legalmente contro la decisione dell'Ue

Bratislava ha annunciato ufficialmente di voler procedere legalmente contro la decisione presa a maggioranza a Bruxelles. Intanto, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha denunciato la crisi dei profughi in Europa come una "vergogna per l'umanità" e ha esortato la comunità internazionale a risolvere il problema, ristabilendo la sicurezza e la pace nei Paesi da dove queste persone sono state costrette a scappare 

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La Slovacchia si rivolgerà alla giustizia europea per contestare le quote obbligatorie di migranti approvate ieri dal vertice dei ministri dell'Interno Ue: lo ha dichiarato oggi il Primo ministro Robert Fico. "La Slovacchia non ha intenzione di rispettare le quote obbligatorie. Sporgeremo denuncia presso la corte di Lussemburgo", ha detto Fico ai giornalisti all'indomani dell'accordo sulla ripartizione di 120mila rifugiati votato a maggioranza qualificata dai ministri contro l'opposizione della Slovacchia e di altri tre Paesi dell'Est. 

Juncker: ora azioni Ue coraggiose e comuni 
"Ieri c'è stato un primo passo storico, genuino e lodevole, espressione della solidarietà Ue. Ma non può essere la fine della storia. E' tempo di ulteriori azioni coraggiose determinate e concertate da parte delle Istituzioni Ue e degli Stati", sostiene in una nota il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker. "Nonostante le nostre fragilità, e le debolezze che percepiamo noi stessi - aggiunge Juncker - oggi l'Europa è vista come un luogo di rifugio e di esilio. Si tratta di qualcosa di cui andare fieri, anche se ciò comporta delle sfide. E la principale priorità oggi è, e deve essere, affrontare la crisi dei rifugiati".  

Le parole di Erdogan
"La situazione dei profughi siriani e quello che succede sulle coste del Mediterraneo è una vergogna per tutto il mondo": parola del presidente turco Erdogan che è intervenuto a Mosca all'inaugurazione della 'Moschea cattedrale'. Erdogan ha quindi citato Tolstoj: "L'incendio doloso di una casa rischia di bruciare tutto il villaggio". "Il fuoco in Medio Oriente - ha proseguito il presidente turco - lo dobbiamo estinguere con amore e coscienza, per questo abbiamo accolto due milioni di profughi e per questo da quattro anni aiutiamo la gente sul nostro territorio". Erdogan ha quindi sottolineato che "la soluzione della questione dei profughi non è la chiusura delle frontiere ma la vita pacifica nei loro paesi d'origine". 

E il premier ungherese Viktor Orban al vertice dei leader dei 28 cercherà un chiarimento con i partner europei dopo le condanne ricevute per la gestione dei migranti. "Ci sarà una discussione molto franca, perché questa non è la via europea", annunciano fonti diplomatiche dei Paesi dell'Est.

Migranti: record di arrivi in Croazia, solo ieri quasi 9mila
Intanto, è record di arrivi di migranti in Croazia. Secondo quanto riferito dal ministero dell'Interno di Zagabria, solo ieri sono entrati nel Paese 8.750 migranti. Fino alle 9 di oggi sono arrivati nel Paese balcanico dalla Serbia 44mila migranti. 

Approvato documento sui migranti
l Consiglio dei ministri interni della Ue, vista l'impossibilità di raggiungere l'unanimità, ha votato a maggioranza qualificata approvando il documento sui migranti presentato dalla presidenza della Ue. Romania, Rep. ceca, Slovacchia e Ungheria hanno votato contro. Finlandia si è astenuta. La proposta emersa dalla riunione degli ambasciatori Ue è di ricollocare tutti e 120mila - quindi anche i 54mila a cui l'Ungheria ha rinunciato - migranti da Italia e Grecia, con la possibilità di cambiamenti in corsa se dovesse presentarsi la necessità per altri Paesi. Lo si apprende da fonti Ue. 


 
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