Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Migranti-Fonte-Ue-a-rischio-sistema-ricollocamento-europeo-dei-richiedenti-asilo-93ac68b1-ae71-4b64-9d15-5207420df211.html | rainews/live/ | true
MONDO

Allarme Ue per funzionamento sistema di redistribuzione

Migranti, mezzo milione di profughi arrivati in Grecia dall'inizio dell'anno

Sono mezzo milione i migranti arrivati in Grecia via mare dall'inizio dell'anno. Una fonte Ue lancia l'allarme sul funzionamento del sistema di redistribuzione dei richiedenti asilo. Troppi Paesi europei non collaborano abbastanza. E mancano anche le guardie di frontiera per Frontex

Condividi
Prosegue inarrestabile il flusso dei migranti diretti in Europa. Proprio ieri, in Grecia, il numero degli arrivi via mare ha superato il mezzo milione, secondo quanto afferma una nota dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. 

In Europa intanto c'è preoccupazione per il funzionamento dello schema di ridistribuzione de
i richiedenti asilo da Italia e Grecia verso gli altri Paesi Ue. Una fonte europea denuncia il rischio che il meccanismo possa incepparsi a causa dell'atteggiamento di alcuni stati che non rispettano gli impegni concordati al Consiglio europeo. Il rischio - sottolinea la fonte - è che i continui differimenti possano creare un "collo di bottiglia" nel sistema che prevede di redistribuire 160 mila persone da Italia e Grecia in due anni. 
     
Dopo i primi 19 eritrei che hanno lasciato l'Italia per la Svezia, questa settimana altri 100 richiedenti asilo dovrebbero essere trasferiti. Finora gli unici Paesi che hanno dato la disponibilità ad accogliere i rifugiati, e solo per piccoli numeri, sono Austria, Francia, Germania, Lussemburgo, Spagna e Svezia.

Solo per ricollocare i 40mila dall'Iitalia in due anni (secondo quanto previsto dai due schemi approvati) servono oltre 1.500 posti al mese e attualmente si è ben lontani da queste cifre, mette in guardia la fonte.

Un'altra difficoltà è rappresentata dalla forte diffidenza dei profughi nei confronti del sistema di ricollocamento. La paura è che salendo su quegli aerei si troveranno espulsi fuori dai confini dell'Unione europea. Non a caso, in Italia è stato molto difficile trovare i primi 19 eritrei che volessero partire per la Svezia. Analoga situazione si sta verificando in Grecia, con un primo drappello di siriani che dovrebbe partire per il Lussemburgo ma teme di essere riportato fuori dall'Ue.

Olanda scoraggia i richiedenti asilo
L'Olanda intanto ha deciso di scoraggiare i richiedenti asilo. Da ieri a tutti i migranti in
arrivo viene consegnata una lettera firmata dal Segretario di Stato per la Sicurezza e la Giustizia, Klaas Dijkhoff, in cui si prospettano non meno di sei mesi prima che la richiesta venga esaminata. I profughi vengono avvisati che nel frattempo sarà fornita "una recettività austera, in centri sportivi o tende" e che in caso di accoglimento dell'istanza gli alloggi saranno "in container o in palazzi di uffici convertiti". In un'intervista in tv andata in onda ieri sera, Dijkhoff ha affermato che "è giusto che i migranti sappiano cosa li attende".
 
Alfano: il piano di ricollocamento sta funzionando
"Il piano di ricollocamento sta funzionando". Lo sostiene il ministro dell'Interno italiano Angelino Alfano, che domani sarà presente a Ciampino per la partenza di "altri 70 migranti che lasceranno l'Italia per essere trasferiti in Finlandia e Svezia". 

Mancano i 'controllori'
Soltanto 19 paesi su 32 hanno aderito alla richiesta dell'agenzia Frontex che lo scorso 2 ottobre aveva domandato 775 guardie di frontiera agli Stati membri per assistere Grecia e Italia nel difficile compito di gestire l'emergenza arrivi. I Paesi che hanno risposto all'appello hanno messo a disposizione 291 guardie di frontiera, un numero molto al di sotto rispetto al fabbisogno di Frontex. In termini di ore lavorative le disponibilità ricevute coprono appena un quarto delle necessità
indicate dall'agenzia Ue. Le 291 guardie disponibili saranno impiegate negli hotspot in Italia e Grecia per aiutare nell'identificazione e nella registrazione dei migranti in
arrivo in Europa.
  
Croazia chiude frontiere al confine con Serbia
Intanto la Croazia ha nuovamente chiuso temporaneamente il confine ai migranti provenienti dalla Serbia. Il blocco è stato imposto per via del flusso eccessivo di profughi, fra i quali tante donne e bambini, che sono così costretti ad attendere per lunghe ore nel fango, sotto la pioggia e al freddo. 

Approda a Taranto nave con 633 migranti
Anche in Italia non accennano a fermarsi gli arrivi di migranti. Stamane una nave è approdata al porto di Taranto con 633 profughi partiti dalla Libia e salvati nel mediterraneo. A bordo c'erano anche 8 salme, delle quali due appartenenti a minorenni. La morte sarebbe avvenuta durante il viaggio sui barconi per asfissia o
schiacciamento. Al porto è intervenuto il personale del 118 che ha visitato una cinquantina di persone delle quali 20 avevano contratto la scabbia. C'erano anche una donna, che ha partorito appena ieri, e un'altra incinta.
Condividi