MONDO
Migranti, Frontex al lavoro su nuovo piano operativo Triton
"Più sostegno all'Italia su rimpatri"
Il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri, ha chiesto ai paesi Ue di "rispettare i loro impegni di rafforzare l'operazione Triton", si legge in una nota dell'agenzia. "Tutti i partecipanti hanno riconosciuto che l'Italia sta affrontando una pressione straordinaria e ha bisogno di un sostegno aggiuntivo da Ue e Frontex". L'Italia, si legge ancora, "ha indicato che in caso di fussi massicci di migranti vorrebbe poterli sbarcare nei porti di altri paesi". Il gruppo di lavoro, spiega Frontex, dovrà "ulteriormente identificare ed elaborare quali esigenze dovrebbero essere considerate nel concetto operativo di Triton tenendo conto delle decisioni già prese a livello politico". Il gruppo dovrà "ulteriormente valutare la situazione dopo la riunione di oggi e mettere a punto un nuovo piano operativo. Sucessivamente, gli Stati partecipanti saranno consultati".
Quanto al codice di condotta per le Ong che l'Italia sta elaborando, una volta che sarà adottato verrà valutato dallo stesso gruppo di lavoro per "considerare quanto impatterebbe sulle attività operative di Frontex". L'agenzia per le frontiere ha già messo a disposizione per assistere l'Italia nella gestione dell'immigrazione circa 400 funzionari. L'operazione Triton comprende 12 navi, tre aerei e 4 elicotteri.
"Più sostegno all'Italia"
Frontex si è impegnata ad aumentare la propria presenza negli "hotspot" in Italia "per aiutare le autorità nazionali ad accelerare il processo di identificazione e registrazione dei migranti, così come le procedure per gestire le richieste di asilo. L'agenzia aumenterà anche il suo ruolo nella lotta contro le reti di sfruttamento dei migranti".
Frontex è infine "pronta ad espandere il suo sostegno all'Italia nei rimpatri" dei migranti che non hanno diritto alla protezione internazionale. "Diversi paesi si sono detti pronti a partecipare a operazioni di rimpatrio rapido. Ma questo richiederebbe una maggiore capacità di detenzione per quei migranti che devono essere rimpatriati prima dei loro voli di rientro nella patria di origine".