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MONDO

Migranti, Grasso: "A Lampedusa l'Europa o inizia o finisce"

"Tutti i cittadini italiani devono essere fieri di quello che si fa a Lampedusa, di quello che fanno i lampedusani, l'amministrazione, le forze dell'ordine. Accoglienza e solidarietà sono valori in cui noi crediamo", ha detto il presidente del Senato

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"La prima cosa è che bisognerebbe cambiare le regole di Dublino. Noi all'ingresso garantiamo l'identificazione, ma occorre una strategia politica europea che possa ridistribuire non solo i rifugiati ma anche i migranti economici che fuggono dalla povertà". Lo afferma il presidente del Senato Pietro Grasso nel corso della sua visita all'isola di Lampedusa. " Bisognerà forse incrementare l'idea dei corridoi umanitari che S.Egidio e le organizzazioni evangeliche hanno cominciato ad applicare", prosegue Grasso che rimarca: "Questo è il primo punto di ingresso in Europa, qui l'Europa o inizia o finisce, questo sarà il banco di prova dell'idea di Europa".

Lampedusa modello di accoglienza
"Tutti i cittadini italiani devono essere fieri di quello che si fa a Lampedusa, di quello che fanno i lampedusani, l'amministrazione, le forze dell'ordine. Accoglienza e solidarietà sono valori in cui noi crediamo", ha detto il presidente del Senato. Lampedusa "è diventato simbolo di speranza, di vita" ma talvolta "purtroppo" il suo nome è legato anche "al conteggio dei morti" nel mare Mediterraneo, ricorda Grasso rimarcando come, sull'isola, abbia potuto vedere "il grado di cooperazione tra tante forze: l'hotspot di Lampedusa si può esportare come modello assolutamente valido per l'accoglienza e la solidarietà ma anche per l'integrazione futura del nostro Paese".  "Il problema  - sottolinea  - è di riuscire a convincere l'Ue. Qui ci sono anche organismi europei che dovrebbero incrementarsi, ma serve far capire all'Ue quanto sia importante questa possibilità di dare solidarietà e accoglienza"

Affidare a famiglie i minori non accompagnati
"Il problema dei minori non accompagnati è un problema non indifferente e vorremmo cercare di affrontarlo anche attraverso istituti giuridici che già esistono, come l'affido alle famiglie". C'è "quindi l'idea di formare innanzitutto le famiglie e affidare loro soprattutto i bambini più piccoli" ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso. "Penso sia una cosa che si può realizzare e sarebbe un ulteriore atto di umanità e integrazione. Le case famiglia non possono dare l'affetto e l'amore di una famiglia".

Migrante ucciso, "Italia non è  razzista, punire i colpevoli"
 "L'Italia non è razzista, siamo abituati da sempre all'integrazione delle etnie e delle religioni, dobbiamo condannare, esecrare e isolare questi episodi e punire il colpevole per un aggravante che è nel nostro ordinamento giuridico. Vuol dire che io riconosce che il razzismo va punito come un'aggravante, indipendentemente dal fattore colpa", ha dichiarato il presidente del Senato, in merito all'omicidio del nigeriano Emmanuel.

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