Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Migranti-Open-Arms-nuova-operazione-di-salvataggio-soccorsi-altri-39-45a9785c-9845-4325-9dc5-1d9a28de6f9f.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Open Arms salva altri 39 migranti, ora a bordo sono in 160

I 39 vanno ad aggiungersi ai 121 migranti bloccati sulla nave della ong spagnola da 9 giorni. Malta offre accoglienza, Open Arms: "Inammissibile prendere solo gli ultimi 39". Richard Gere ancora a Lampedusa: "Sono rifugiati che hanno bisogno di aiuto". Operazione di soccorso anche per Ocean Viking, 85 in salvo. La Farnesina: la Norvegia indichi un porto sicuro per Ocean Viking

L'attore americano Richard Gere a bordo di Open Arms
Condividi

Open Arms ha soccorso "altre 39 persone in acque internazionali". Lo rende noto la stessa Ong spagnola, rinnovando la richiesta di "un porto sicuro". L'imbarcazione, da giorni ferma al largo di Lampedusa con 121 migranti a bordo, era stata allertata nella notte per la nuova operazione di salvataggio. Sono dunque 160, ora, i migranti a bordo della nave. 

Open Arms: Malta disposta a prendere solo ultimi 39, inammissibile
"Malta rifiuta di sbarcare le 121 persone che si trovano da 9 giorni a bordo dell'Open Arms, è disposta a prendere solo le 39 persone salvate un'ora fa. E' inammissibile. Questo ha generato seri problemi di sicurezza a bordo" scrive su Twitter la Ong spagnola.

Richard Gere ancora a Lampedusa: "Su Open Arms presentato esposto in Procura"
"Abbiamo presentato un esposto per verificare se tutto ciò che sta accadendo non rappresenti una fattispecie di reato". Ad annunciarlo, durante la conferenza stampa all'aeroporto di Lampedusa sono l'attore americano Richard Gere, attivista per i diritti umani, Oscar Camps, fondatore di Open Arms; Riccardo Gatti, presidente di Open Arms Italia e Gabriele Rubini (Chef Rubio), cuoco e fotografo. Il divo e gli altri attivisti hanno fatto sapere che porteranno il caso all'attenzione dei pm di Roma e Agrigento.

"Ero a Roma in vacanza, ho sentito del decreto sicurezza e sono venuto qui"
"A Lampedusa sono venuto spontaneamente. Ero in vacanza a Roma quando ho sentito dell'approvazione del decreto Sicurezza bis, quindi ho chiamato i miei amici della Open Arms e sono salito a bordo" aggiunge l'attore durante la conferenza stampa. "Nonostante le difficoltà, ieri abbiamo trovato una barca per portare le provviste alla Open Arms. Quando siamo arrivati l'acqua era molto mossa ed è stato difficile. Sulla nave c'erano 121 persone felicissime di vedere che qualcuno li aiutava".

Ieri l'attore è stato sulla nave ong: "Non siete soli"
Per chiedere che i 121 migranti da 9 giorni bloccati a bordo della Open Arms al largo di Lampedusa possano finalmente sbarcare, scende in campo Richard Gere: l'Ufficiale gentiluomo è salito sulla nave della ong catalana per portare viveri e soprattutto lanciare un appello. "La cosa più importante per queste persone è avere subito un porto sicuro, scendere a terra e iniziare la loro nuova vita. Non siete soli" dice circondato dai migranti soccorsi ormai più di una settimana fa al largo della Libia.

Salvini: "Speriamo che si abbronzi"
Parole alle quali il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, tra un comizio balneare e il botta e risposta con gli ex alleati cinquestelle, risponde a modo suo: "Speriamo che si abbronzi, che si trovi bene, non penso gli manchi nulla".   L'interprete di decine di film che hanno fatto la storia del cinema è arrivato a bordo di prima mattina da Lampedusa,stringendo mani e abbracciando molti dei 121 migranti, tra cui 32 minori di cui due gemelli di 9 mesi. "Abbiamo un compagno speciale, un amico e soprattutto un attivista dei diritti umani" ha twittato la ong che è poi tornata a definire "inaccettabile" il fatto che "i diritti sanciti dalle convenzioni internazionali continuino a essere sistematicamente violati".

E su questo aspetto ha chiesto "chiarimenti" anche il Garante dei detenuti, Mauro Palma, rivolgendosi al comandante generale della Guardia Costiera Giovanni Pettorino. Secondo il Garante proprio il divieto d'ingresso in acque italiane firmato da Salvini e l'evacuazione di 3 donne effettuata giorni fa dalle motovedette italiane configurano un "ambito di competenza" dell'Italia. In sostanza, è il nostro paese a doversi fare carico dei migranti.Parole che mandano su tutte le furie Salvini. "E' andato oltre le sue competenze", dicono infatti dal Viminale sottolineando che la nave è in acque internazionali e "non risultano prigionieri a bordo". Dunque la sua richiesta è "sorprendente"e, attacca il ministero, "serve a giustificare la propria esistenza e il proprio stipendio". Nessun cambiamento di linea quindi, come conferma lo stesso Salvini: "credo che questi 121 abbiano tutto il diritto di essere sbarcati a Ibiza o Formentera".

Operazione di soccorso anche per Ocean Viking, 85 in salvo
Un niet che il ministro ribadisce anche alla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Msf che ha soccorso a 60 miglia dalla Libia un gommone con 85 persone tra cui 4 bambini. "Sono pronto a firmare il divieto d'ingresso nelle acque italiane" dice Salvini che poi scrive al collega norvegese, paese di bandiera della nave. "E' necessario e urgente un vostro intervento affinché venga riconosciuto il coordinamento delle autorità norvegesi per l'approdo in un porto norvegese o di altro paese disponibile" scrive il titolare del Viminale facendo notare chela Ocean Viking è una nave di dimensioni ed equipaggio tali da poterla considerare essa stessa un porto sicuro.   Ma nella giornata del ministro c'è spazio anche per uno scontro, l'ennesimo, con i giudici. Il tribunale di Bologna ha respinto il ricorso del Viminale contro l'ordinanza che aveva imposto al Comune di iscrivere all'anagrafe una donna richiedente asilo. "Dai giudici un'altra sentenza a favore degli immigrati - dice il vicepremier - nonostante il ricorso del ministero. Il prossimo governo dovrà fare una vera riforma della Giustizia, non viviamo in una 'repubblica giudiziaria'".

Farnesina: la Norvegia indichi un porto sicuro per Ocean Viking
"Il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale sollecita le autorità della Norvegia, quale Stato di bandiera, nell'esercizio dei suoi poteri sovrani sulla nave e sulle persone a bordo, ad esercitare prontamente ed efficacemente ogni azione necessaria affinché sia individuato un porto sicuro di sbarco per le persone a bordo". E' quanto si legge in una "nota verbale" trasmessa dalla Farnesina all'ambasciata di Norvegia a Roma in merito all'imbarcazione battente bandiera norvegese "Ocean Viking" (gestita dalle Ong 'Medici senza frontiere' e 'Sos Mediterranee') che ha recuperato "un numero tutt'ora imprecisato" di migranti in un'operazione di soccorso "in area Sar libica" e "in una zona equidistante tra Lampedusa, Malta e la Tunisia".

Condividi