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MONDO

L'Angelus

Migranti, appello del Papa: subito corridoi umanitari

Da febbraio 2016, quando fu dato il via al progetto pilota, a oggi, sono oltre 2.500 i profughi arrivati in Europa con questa modalità. Ed è a questo modello che si richiama il pontefice

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Un appello alla comunità internazionale affinché si consenta ai migranti di muoversi in sicurezza attraverso i corridoi umanitari è stato rivolto da Papa Francesco oggi nel corso dell'Angelus. Il pontefice ha chiesto di "pregare per le povere persone inermi uccise o ferite dall'attacco aereo che ha colpito un centro di detenzione di migranti in Libia.

La comunità internazionale - ha detto il Papa riferendosi a quanto accaduto alcuni giorni fa -non può tollerare fatti così gravi. Prego per le vittime: il Dio della pace accolga i defunti presso di sé e sostenga i feriti. Auspico che siano organizzati in modo esteso e concertato i corridoi umanitari per i migranti più bisognosi". "Ricordo anche tutte le vittime delle stragi che recentemente sono state compiute in Afghanistan, Mali, Burkina Faso e Niger. Preghiamo insieme", ha aggiunto il Papa all'Angelus.

L'esperienza dei corridoi umanitari è in corso già da alcuni anni. I primi a realizzarli, di intesa con il ministero dell'Interno, sono stati la Comunità di Sant'Egidio con le Chiese evangeliche. Poi anche la Conferenza episcopale italiana è scesa in campo per il trasferimento con aerei di persone provenienti da Paesi in guerra o in difficoltà. Recentemente è stata sottoposta al premier Giuseppe Conte una proposta per un maxi corridoio umanitario dalla Libia per 50 mila persone. Un progetto che effettivamente è allo studio.

Da febbraio 2016, quando fu dato il via al progetto pilota con un gruppo di siriani giunti in Italia in aereo dai campi profughi del Libano, a oggi, sono oltre 2.500 i profughi arrivati in Europa con questa modalità; la maggior parte sono arrivati in Italia, ma ci sono anche esperienze di corridoi umanitari con Francia, Belgio e Andorra. Per le persone che arrivano c'è un preciso piano di accoglienza, grazie all'ausilio di associazioni, famiglie e parrocchie. E' previsto l'apprendimento della lingua italiana e l'inserimento lavorativo per gli adulti mentre per i bambini quello scolastico.

Il Papa si richiama a questo modello e domani, nella basilica di San Pietro, incontrerà anche alcuni migranti giunti con questa modalità in Italia. Il pontefice celebrerà infatti una messa per i migranti e i loro soccorritori nel sesto anniversario della sua visita a Lampedusa.

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