Migranti, l'emergenza continua
Immigrazione, ancora orrore in Canale Sicilia: soccorsa barca con 600 a bordo, 30 morti asfissiati
Alcune decine morti per asfissia e annegamento. L'imbarcazione è stata presa a rimorchio da mezzi della marina militare, arriverà domani nel porto di Pozzallo, nel Ragusano. Nelle ultime 48 ore sono state soccorsi oltre 5000 persone. Juncker pensa a commissario "ad hoc" per l'immigrazione
Ancora una tragedia nel Canale di Sicilia. Un peschereccio carico di migranti con a bordo trenta cadaveri è stato soccorso da mezzi della marina militare. L'imbarcazione è stata presa a rimorchio e arriverà nel porto di Pozzallo, nel Ragusano.
I migranti sarebbero morti per asfissia e annegamento. I cadaveri si trovano infatti in una parte angusta dell'imbarcazione, una posizione che ha impedito il loro immediato recupero: solo un paio di cadaveri sono stati portati a bordo della nave militare. Gli altri saranno recuperati solo quando il peschereccio raggiungerà il porto.Ci sarebbero state oltre 600 persone sul barcone soccorso della Marina Militare; quando la nave Grecale l'ha raggiunta per molti di loro però non c'era più niente da fare. Sono state tratte in salvo circa 590 persone, tra queste anche due donne incinte. L'imbarcazione arriverà domani a Pozzallo mentre in serata arriverà la nave Chimera con a bordo 353 migranti. Saranno quindi oltre 900 le persone che arriveranno nel porto del ragusano nelle prossime ore.
Sindaco di Pozzallo. "Un'emergenza non affrontabile"
"Un'emergenza che non possiamo affrontare da soli" è l'allarme lanciato del sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna. "Le due uniche celle frigorifere del cimitero ospitano già i corpi di due migranti, per i quali non è stata disposta la sepoltura". Quindi, si chiede, "dove metteremo le nuove 30 vittime di questa atroce tragedia?". Il sindaco ritiene poi "impossibile accogliere i circa 900 migranti che stanno per arrivare: i centri di accoglienza della zona sono pieni, confidiamo nelle Istituzioni".
Juncker pensa a commissario "ad hoc"
Jean-Claude Juncker, il presidente designato della Commissione europea, starebbe pensando di inserire nella sua squadra per il nuovo Esecutivo Ue un commissario dedicato esclusivamente alla questione delle migrazioni.
Oltre 5000 migranti soccorsi nelle ultime 48 ore
Con l'arrivo del peschereccio sale a oltre 5000 il numero dei migranti salvati tra sabato e domenica. Continuano gli sbarchi nelle coste italiane, sono sempre di più le persone, in fuga dalla povertà e dalle guerre, che vengono soccorse al largo del Canale di Sicilia. Arrivi sono previsti oltre che nel porto di Pozzallo anche ad Augusta, Messina, Porto Empedocle, Taranto e Salerno.
Dall'inizio dell'anno sono già oltre 60mila gli uomini, le donne e i bambini salvati e sembra ormai evidente non solo che verrà superato il "record" del 2011 -63 mila persone- ma anche che è sempre più realistica la previsione dei tecnici che non escludono la possibilità che si arrivi a 100mila persone a fine anno.
E con gli ultimi soccorsi della Marina Militare e della Guardia Costiere riemergono i problemi dell'accoglienza e dell'operazione Mare Nostrum.
Alfano "Mare Nostrum deve diventare operazione europea"
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano, qualche giorno fa al vertice del G6 a Barcellona, ha ribadito che Mare Nostrum "deve diventare un'operazione europea", con Bruxelles che deve farsi carico "di questo peso" e mostrare "una strategia chiara".
Parole che però non sembrano essere state tradotte come l'Italia sperava. Se infatti al vertice europeo sono state poste le basi per un rafforzamento di Frontex - che per il 2014 ha un budget di soli 90 milioni di euro, vale a dire l'equivalente del costo di 10 mesi della missione Mare Nostrum - è saltato dall'accordo finale il "mutuo riconoscimento" delle decisioni sull'asilo. Un nodo su cui l'Italia puntava con la speranza di superare Dublino 3, il regolamento dell'Ue che costringe i migranti a fare richiesta d'asilo nel paese in cui sbarcano.
Centri di accoglienza al collasso
C'è poi il problema delle strutture, il gran numero di arrivi sta infatti mettendo a dura prova il sistema di accoglienza nei Comuni. Antonio Satta, componente dell'ufficio di presidenza dell'Anci, è tornato a chiedere un intervento del governo: "bisogna mettere a punto - dice - nuove misure per sostenere più da vicino i Comuni che in queste settimane stanno affrontando l'arrivo di immigrati. Serve un più stretto raccordo tra Governo, Prefetture e Comuni. Ad oggi, l'iniziativa, non di rado, è stata lasciata a questo o quell'amministratore locale. Non possiamo pensare che tutto sia affidato alla buona volontà dei Comuni".