Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Mosca-Mozzarella-italiana-made-in-Bielorussia-efdeedcf-9865-4095-ad6b-3e0605169cc2.html | rainews/live/ | true
MONDO

Russia

Mosca, Mozzarella italiana made in Bielorussia

Secondo i dati ufficiali forniti dal Servizio Federale della Dogana russa, dall’entrata in vigore dell'embargo sui prodotti provenienti dall'UE, la Bielorussia ha aumentato le esportazioni in Russia di burro del 48% e dei formaggi del 45%. 

Condividi
Dopo l’embargo russo sui prodotti alimentari provenienti dai Paesi dell'Ue, Usa, Australia, Canada e Norvegia, in risposta alle misure adottate dall’Occidente verso Mosca, nei supermercati della capitale russa è cresciuta l’offerta di prodotti caseari provenienti dalla Bielorussia. L’embargo, in vigore dal 7 agosto scorso, blocca l’importazione di carne di manzo, carne suina e avicola, frutta e verdura, latte e formaggi.

Secondo i dati ufficiali forniti dal Servizio Federale della Dogana russa, dall’entrata in vigore del provvedimento la Bielorussia ha aumentato le esportazioni in Russia di burro del 48% e dei formaggi del 45%.

Nei supermercati di Mosca si possono trovare rimanenze di parmigiano reggiano italiano importato ancora prima dell’introduzione dell’embargo, in vendita a 30 euro al chilo ma anche parmigiano “made in Belarus” al prezzo di 10 euro al chilo. Made in Belarus sono anche mozzarelle e altri prodotti caseari offerti in quantità sempre maggiori sugli scaffali dei punti vendita della grande distribuzione.

Ma come è possibile che la Bielorussia sia improvvisamente diventata terra di grande produzione di prodotti caserari? Il ministro dell’agricoltura bielorusso ha detto che il suo paese riceve da alcuni stati-membri dell’UE sotto embargo russo (in particolare Polonia, Lettonia e Lituania) le materie prime alimentari che vengono poi sottoposte a “una profonda trasformazione e lavorazione” ciò che permette di applicare al prodotto finito la dicitura del paese d’origine Bielorussia. In pratica, un'escamotage che consente di aggirare l'embargo.

Di fronte a una così grande diffusione di prodotti provenienti dalla Bielorussia, l’Ente statale russo per la tutela del consumatore e ispezione dei prodotti agro-alimentari (Rosselkhoznadzor) non esclude l’applicazione di un parziale divieto d’importazione dalla Bielorussia dei latticini e dei prodotti caseari.
Condividi