MONDO
Commissario agli Affari economici
Moscovici: "Salviamo l'Europa da Salvini, Orban, Le Pen. Ue rischia di implodere"
"Il partito socialista non ha misurato la sfida esistenziale a cui deve far fronte l'Europa. Per la prima volta nella storia, la sua esistenza è minacciata: può implodere o essere sovvertita da responsabili di estrema destra, Matteo Salvini, Marine Le Pen o Viktor Orban": dice Moscovici, annunciando che non si candiderà con il Partito socialista francese alle prossime elezioni europee. "In un momento simile - ha aggiunto - bisogna promuovere l'unità di un'Europa potente, più integrata. Non è il momento di indietreggiare o tergiversare".
"Si ha la sensazione che a vincere siano sempre gli stessi, quelli del nord, e a perdere quelli del sud. Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono figli delle diseguaglianze e delle divergenze, il che non giustifica i loro eccessi. Nella zona euro bisogna ricostruire convergenza, abbiamo bisogno di uno strumento di politica economica dinamico e redistributivo": lo dice il commissario agli Affari economici,Pierre Moscovici in un'intervista al quotidiano Le Monde.
Moscovici invoca poi la costruzion edi "un blocco solido di forze di sinistra pro-europee e progressiste in Europa". "Ad un'Europa populista - prosegue - bisogna opporre un'Europa popolare, con più trasparenza democratica, in particolare, all'Eurogruppo: decidere del destino della Grecia a porte chiuse, lo dico, è uno scandalo democratico".
"Ho già detto che dopo la fase 'Macron 1' dovrebbe esserci un 'Macron 2', più equilibrato, più attento alle forze sociali e sensibile alla necessità di riassorbire le diseguaglianze, tanto cara ai francesi. Continuo a ritenerlo indispensabile. Perché, in caso di fallimento, ciò che si profila è una situazione all'italiana": dice Moscovici, alla domanda se fosse preoccupato dalle difficoltà del presidente Emmanuel Macron. "L'estrema destra - aggiunge Moscovici - rimane potente in Francia e vuole essere la prima forza nelle elezioni europee, mentre gran parte della destra si radicalizza. Ecco perché il nostro Paese ha bisogno di riforme giuste, di unione e di mobilitazione".