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MONDO

Dopo il terremoto

Nepal, oltre 6200 morti. Recuperati i corpi senza vita di due speleologi italiani

Si aggrava il bilancio del sisma del 25 aprile. Trasferite a Kathmandu le salme del trentino Oskar Piazza e dell'anconetana Gigliola Mancinelli. Continua il rientro degli italiani

Un uomo tra le macerie di Bhaktapur (Lapresse)
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Kathmandu (Nepal) Nel Nepal colpito dal terremoto continuano le operazioni di soccorso e i numeri che descrivono il disastro si fanno sempre più drammatici. Il totale dei morti è salito a 6.204, mentre quello dei feriti ha raggiunto quota 13.932. Tra gli ultimi corpi recuperati ci sono anche quelli di due italiani: gli speleologi Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli, le cui salme sono state trasferite a Kathmandu.

Ancora due italiani irreperibili 
A dare l’annuncio è stata la Provincia autonoma di Trento. Oskar Piazza, membro del Soccorso alpino del Trentino-Alto Adige e Gigliola Mancinelli, anestesista di Ancona, si trovavano nel villaggio di Langtang quando si è verificato il terremoto. Prosegue intanto il rientro degli italiani che si trovavano nel Paese asiatico. Il numero di quelli ancora irreperibili è sceso a due.
 
Storie a lieti fine
Sul campo i soccorritori lavorano in condizioni durissime. I loro sforzi stanno permettendo di scrivere ancora storie a lieto fine. Dopo Pemba Lama, il ragazzo di 15 anni estratto vivo dalle rovine di una guest house a Kathmandu, ieri un team misto nepalese e israeliano ha salvato, dopo 128 ore dal terremoto, anche una donna di 24 anni, Krishna Devi Khadka. Anche la giovane Krishna era rimasta bloccata fra le macerie di una guest house, Janasewa, nel villaggio di Gonggabu, non lontano dalla capitale. La donna è ora ricoverata in ospedale e non è in pericolo di vita.

A Kathmandu il team di soccorso italiano
Intanto a Kathmandu è arrivato il team italiano di 36 soccorritori, formato da una task force chirurgica dell'Azienda universitaria pisana e da vigili del fuoco del comando provinciale di Pisa con la coordinazione della Protezione Civile. Il primo compito sarà di montare un ospedale da campo in una area terremotata che deve ancora essere decisa dal governo nepalese. In particolare, l'equipe dei vigili del fuoco, tra cui ci sono quattro ingegneri, offrirà anche la sua esperienza nel campo della valutazione dei danni strutturali degli edifici.
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