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MONDO

Usa 2016

New Hampshire: rush finale. Hillary trema. Nel mirino compensi d'oro. Voci discesa Kerry o Biden

Rush finale in New Hampshire. Non c'e' un attimo di tregua per i candidati alla Casa Bianca che nelle primarie di martedi' si giocano buona parte delle chance di conquista della nomination. Soprattutto nell'affollato campo repubblicano, dove per molti il risultato delle urne di questo stato della east coast potrebbe rappresentare l'ultima spiaggia, il 'canto del cigno', come scrivono i media

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Se Donald Trump e Bernie Sanders sembrano avviati alla vittoria, in grande ascesa e' il senatore Marco Rubio, che in campo repubblicano potrebbe stavolta precedere anche il vincitore dell'Iowa Ted Cruz.

Chi appare in grande difficolta' e' Hillary Clinton. Tanto che ricominciano a circolare le voci non solo su una possibile discesa in campo come indipendente dell'ex sindaco di New York Michael Bloomberg ma anche di una candidatura 'last minute' nelle fila democratiche del segretario di Stato John Kerry o del vicepresidente Joe Biden.

I sondaggi sul New Hampshire continuano a dare nettamente in vantaggio Sanders, che ha agganciato l'ex first lady anche a livello nazionale. La strategia del senatore di tornare all'attacco sui legami di Hillary con Wall Street e i poteri forti sembra pagare.

E sui media americani tornano nel mirino i compensi d'oro che banche e grandi aziende hanno versato nelle casse dei Clinton per i loro discorsi ad eventi vari. Dalla fine del suo incarico come segretario di stato, nel 2013, Hillary avrebbe guadagnato nel circuito piu' di 21,6 milioni di dollari. Cifra ancor piu' impressionante quella che entrambi i coniugi Clinton avrebbero incassato dal 2001 a oggi grazie ai loro interventi in kermesse organizzate il più delle volte da importanti imprese finanziarie: oltre 153 milioni di dollari per 729 discorsi, una media di quasi 211 mila dollari a intervento. Di questa cifra 7,7 milioni di dollari sarebbero arrivati almeno da 39 discorsi fatti per alcune grandi banche come Goldman Sachs e Ubs.

Per il 'socialista' Sanders, che invoca una "rivoluzione politica" dal basso, e' musica per le orecchie. Sono numeri che dimostrano - lo va dicendo fin dalla sua discesa in campo - come la campagna elettorale sia corrotta e fortemente influenzata da potentissime lobby. Lobby soprattutto finanziarie che vedono in Hillary un punto di riferimento. Difficilissimo per lei scrollarsi di dosso questa immagine, che rischia di appannare anche il punto di forza dell'ex segretario di stato, quello dell'esperienza maturata soprattutto nel campo della politica estera e della sicurezza .

Dopo la vittoria striminzita in Iowa, l'obiettivo di Hillary in New Hampshire e' dunque quello di limitare il piu' possibile i danni, per poi cominciare a correre dal South Carolina in poi, in quegli stati del sud che vengono considerati roccaforti dei Clinton (vedi l'Arkansas, di cui Bill fu governatore).

La speranza di Sanders e' invece di ottenere un successo tale martedi' sera da consacrarlo come vero e proprio frontrunner democratico, stravolgendo i pronostici anche nei prossimi appuntamenti delle primarie. Intanto Hillary per allentare le tensioni sugli imbarazzanti compensi e sullo scandalo delle email ha deciso una mossa a sorpresa, volando a Flint, in Michigan: la citta' da settimane ormai in piena emergenza per l'acqua potabile avvelenata dal piombo. Una vera e propria catastrofe ambientale.

In campo repubblicano le sorti di molti dipenderanno dal dibattito televisivo in serata. Un buon risultato di Marco Rubio potrebbe definitivamente incoronarlo come il candidato dell'establishment del partito col compito di fermare definitivamente la corsa di Trump. E candidati come Chris Christie, John Kasic, Ben Carson potrebbero essere al capolinea. Clamorosamente anche per Jeb Bush e' un momento decisivo, con una rimonta quasi impossibile da realizzare. E per provarci fino in fondo ha ormai chiamato in campo tutta la sua famiglia, dalla madre Barbara al fratello ex presidente George W. Bush. Non e' per nulla certo che ne potra' trarre vantaggio. Anzi, per i detrattori e' la conferma che Jeb non potra' mai brillare di luce propria. 
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