MONDO
A Vienna i 5+1
Nucleare Iran, l'accordo slitta ancora. Mogherini: "Negoziati continuano per un paio di giorni"
Il problema principale per raggiungere l'accordo sul controverso programma nucleare iraniano, è ora la revoca dell'embargo sulle armi a Teheran, in particolare le sanzioni Onu sul programma missilistico iraniano.
Trascorse poche ore il Dipartimento di stato americano ha fatto sapere che le trattative andranno avanti "giorno per giorno" e che la nuova scadenza è fissata per il 10 luglio, venerdì.
Ministri Esteri lasciano Vienna
Tutti i ministri degli Esteri del cosiddetto Gruppo 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, più la Germania) hanno lascito "temporaneamente" la capitale austriaca e sono ripartiti per le rispettive capitali, tranne Mohammad Javad Zarif e John Kerry, a sottolineare che ormai il gioco è tutto politico tra Washington e Teheran.
Nodo da sciogliere: embargo sulle armi
Il problema principale per raggiungere l'accordo sul controverso programma nucleare iraniano, è ora la revoca dell'embargo sulle armi a Teheran, in particolare le sanzioni Onu sul programma missilistico iraniano. L'intesa è stata raggiunta per la "revoca della maggior parte delle sanzioni contro Teheran", ha esplicitamente dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov rivolgendosi ai giornalisti a Vienna - e "posso assicurarvi che soltanto una grande questione resta nelle sanzioni ed è la questione dell'embargo sulle armi".
L'intesa quadro lo scorso aprile
La prima intesa, quella "prorogata" oggi per continuare le trattative, era stata raggiunta a novembre 2013: questa dava tempo fino a luglio 2014 per definire un accordo complessivo e definitivo con l'Iran. Poi un nuovo rinvio fissava la data limite a novembre 2014 e un'ulteriore proroga ha portato ad un'intesa "quadro" lo scorso aprile. L'ulteriore estensione, decisa oggi, rischia di allungare e complicare l'iter di approvazione al Congresso Usa, sempre che si raggiunga un accordo globale.