MONDO
L'omicidio del fratellastro del leader Kim Jong-un
Omicidio Kim, Malaysia espelle ambasciatore nordcoreano
"L'ambasciatore è stato dichiarato persona non grata", si legge in una nota del ministero degli Esteri, in cui si fa presente che Pyongyang non si è scusata, nonostante la richiesta in tal senso di Kuala Lumpur, per i commenti dei giorni scorsi sulle indagini malesi
Pertanto, "è attesa la sua partenza dalla Malaysia nell'arco di 48 ore", a iniziare dalle 18.00 locali di sabato. Anifah, nei giorni scorsi, ha lamentato i pesanti giudizi del Nord contro la "serietà" delle indagini sulla morte di Kim. Con l'assenza di scuse e di comportamento collaborativo della parte norcoreana, dato che uno dei sospettati si ritiene si sia nascosto nell'ambasciata, la Malaysia ha deciso di espellere l'ambasciatore alimentando altra tensione sui rapporti bilaterali già molto tesi.
Nordcoreano espulso accusa polizia malese per minacce a famiglia
Ri Jong-chol, il nordcoreano prima arrestato in Malaysia come sospettato del coinvolgimento nell' omicidio di Kim Jong-nam e poi rilasciato ed espulso dal Paese, ha criticato le indagini della polizia il cui unico obiettivo è di alimentare il discredito e colpire la dignità di Pyongyang. Ri, esperto chimico di 46 anni, era stato in una prima fase considerato tra i possibili "confezionatori" del gas nervino Vx usato per uccidere il 13 febbraio Kim, fratellastro del leader Kim Jong-un, all'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur.
A causa della mancanza di prove e della scadenza dei termini di custodia cautelare, l'uomo è stato rilasciato ed espulso perché in possesso di un visto lavorativo appena scaduto. Ri, parlando in piena notte all'ambasciata nordcoreana di Pechino in attesa di ripartire per Pyongyang, ha respinto gli addebiti. E ha accusato la polizia malese di aver minacciato, pur di estorcere la confessione, di "uccidere la sua famiglia" che, riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap, sarebbe ancora in Malaysia.