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ECONOMIA

Ecofin

Padoan: "Flessibilità in Ue grazie alla presidenza italiana"

Attacccarsi all'etichettatura sull'austerità o no lascia il tempo che trova e pensavo che il dibattito sull'austerità sì austerità no fosse finito da tempo"

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"La svolta delle politiche della Commissione c'è stata anche e soprattutto grazie all'azione della presidenza italiana del 2014", visto che "la flessibilità legata a riforme e investimenti è frutto di quel dibattito": lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan al termine dell'Ecofin rispondendo a chi gli chiedeva se il Governo considera la Commissione ancora legata all'austerità o no.  "Attacccarsi all'etichettatura sull'austerità o no lascia il tempo che trova e pensavo che il dibattito sull'austerita' sì austerita' no fosse finito da tempo".

Domani stime Bruxelles, ma differenze non significative 
Nelle previsioni economiche che la Commissione europea presentera' domani "ci potranno essere lievi differenze ma non scostamenti significativi" rispetto alle stime economiche del governo italiano. Lo ha detto a Bruxelles il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che ha confermato "una crescita dell'1% per il 2017 e un debito che si stabilizza nel 2016 e comincia a scendere nel 2017: ma su questo i conti si fanno il 31 dicembre". Padoan ha incontrato il commissario agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici e "assolutamente non c'era nessun clima di fastidio"  nei confronti dell'Italia, "tantomeno rispetto alla nostra lettera di risposta" alle richieste di chiarimento da parte della Commissione sui contenuti del documento programmatico di bilancio per il 2017.  Sulle previsioni Ue che domani la Commissione renderà pubbliche "ho la sensazione che ci saranno lievi differenze ma non scostamenti significativi" rispetto alle stime presentate dall'Italia a Bruxelles, ha detto Padoan. 

Numeri citati da Juncker mai stati in ambito discussioni
"Non mi risulta che il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker abbia fatto dei conti: ha citato delle cifre che poi, se non sbaglio, sono state corrette, perché dai lanci di agenzia che ho visto erano numeri che  francamente non tornavano, perché non erano mai stati nell'ambito della discussione italiana", ha detto Padoan, commentando, al termine dell'Ecofin a Bruxelles, le cifre indicate ieri da Juncker il quale, parlando a braccio, ha quantificato nello 0,1% del Pil l'importo delle spese sostenute dall'Italia a fronte della crisi dei migranti e dei terremoti, cifra questa che poi è stata espunta dalla trascrizione rivista del discorso tenuto dal presidente davanti al comitato esecutivo della Conferedazione Europea dei Sindacati pubblicata dalla  commissione.

 
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