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MONDO

Il caso

Padre Murad, l'ultimo messaggio sul web per Palmira: "E' terribile quello che stiamo vivendo"

Il sacerdote prima di essere rapito in Siria dai miliziani dell'Isis ha espresso online la propria preouccupazione per l'avanzata del califfato islamico

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''E' terribile quello che stiamo vivendo. Oggi ci siamo, domani chissà''.

Sono queste alcune delle preoccupazioni espresse da padre Jacques Murad nell'ultimo messaggio postato su Internet prima del suo rapimento da parte di estremisti legati all'autoproclamato Stato islamico (Is).

Il sacerdote, priore del monastero di Mar Elian e parroco della comunità di Qaryatayn, parla di ''momenti difficili'' con ''molte tensioni perché gli estremisti che si fanno chiamare Daesh si avvicinano alla nostra città di Qaryatayn dopo aver conquistato Palmira, dove hanno ucciso e decapitato molte persone''.

Il messaggio, pubblicato dal sito "Gli amici di Mar Moussa", si conclude con un ''la vita è diventata complicata. Pregate per noi se potete''. Firmato, semplicemente, Jacques.

Il messaggio è stato rilanciato dagli attivisti siriani su Twitter con l'hashtag in lingua araba "Padre_Jacques_Murad".
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