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MONDO

Vaticano

Paolo VI beato. Papa Francesco: "Fu timoniere del Concilio, guidò la Chiesa in una società ostile"

Il Papa emerito Benedetto XVI ha concelebrato con Francesco la messa di beatificazione di Giovanni Battista Montini. Migliaia i fedeli in piazza 

L'incontro dei due papi
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"In questa umiltà risplende la grandezza del Beato Paolo VI che, mentre si profilava una società secolarizzata e ostile, ha saputo condurre con saggezza lungimirante - e talvolta in solitudine - il timone della barca di Pietro senza perdere mai la gioia e la fiducia nel Signore". Lo ha detto papa Francesco nell'omelia della messa per la beatificazione di Paolo VI, dopo aver citato brani del diario personale del "grande timoniere del Concilio" all'indomani della chiusura dell'Assise conciliare. 

Papa Francesco: "Grazie!"
"Nei confronti di questo grande Papa, di questo coraggioso cristiano, di questo instancabile apostolo, davanti a Dio oggi non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera e importante: grazie!", ha detto il Papa, con parole accolte da un applauso. "Grazie nostro caro e amato Papa Paolo VI! Grazie per la tua umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa!", ha aggiunto.

"Paolo VI ha saputo davvero dare a Dio quello che è di Dio dedicando tutta la propria vita all'impegno sacro, solenne e gravissimo: quello di continuare nel tempo e di dilatare sulla terra la missione di Cristo - ha concluso il Pontefice, citando il discorso di incoronazione di Montini e quindi l'enciclica Ecclesiam suam -, amando la Chiesa e guidando la Chiesa perché fosse 'nello stesso tempo madre amorevole di tutti gli uomini e dispensatrice di salvezza'". 

"Il popolo cristiano gli sarà sempre grato"
"A questo Pontefice il popolo cristiano sarà sempre grato per l'Esortazione apostolica 'Marialis cultus' e per aver proclamato Maria 'Madre della Chiesa', in occasione della chiusura della terza sessione del Concilio Vaticano II. E' stato uno strenuo sostenitore della missione ad gentes; ne è testimonianza soprattutto l'Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi con la quale ha inteso risvegliare lo slancio e l'impegno per la missione della Chiesa. E questa esortazione ancora è attuale, ha tutta l'attualità". Sono le parole con le quali Papa Francesco ha concluso la celebrazione in piazza San Pietro. "E' significativo - ha aggiunto Bergoglio - considerare questo aspetto del Pontificato di Paolo VI, proprio oggi che si celebra la Giornata Missionaria Mondiale".

Migliaia di fedeli in piazza
Pochi mesi dopo la proclamazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII santi, quindi, Piazza San Pietro è tornata a riempirsi di fedeli. Sono giunti a decine di migliaia per assistere alla messa con cui papa Francesco ha chiuso il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia e ha proclamato la beatificazione di Paolo VI. Consistenti gruppi sono arrivati dalle diocesi di Milano, di cui Giovanni Battista Montini fu arcivescovo prima di diventare Papa (3.000 persone), e di Brescia, quella del suo Paese natale Concesio (5.300 persone). 

Il rito della beatificazione
Dopo la rituale "domanda" di beatificazione formulata dal vescovo di Brescia mons. Luciano Monari, e dopo la biografia di Paolo VI letta dal postulatore della causa, padre Antonio Marrazzo, papa Francesco ha pronunciato la formula ufficiale, in latino: "Noi, accogliendo il desiderio del Nostro Fratello Luciano Monari, Vescovo di Brescia, di molti altri Fratelli nell'Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nostra Autorità Apostolica concediamo che il Venerabile Servo di Dio Paolo VI, papa, d'ora in poi sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa, nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, ogni anno il 26 settembre. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". 

La messa
La messa è stata concelebrata da Papa Francesco e dal papa emerito Benedetto XVI. Per l'occasione è stato schierato un servizio di sicurezza imponente: Piazza San Pietro, simbolo della cristianità, è considerata un obiettivo sensibile delle cellule terroristiche jihadiste segnalate in Europa. Il piano straordinario è stato predisposto ai massimi livelli. 
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