MONDO
Idee colonizzatrici. Padre Lombardi: "Per lui il matrimonio è uomo-donna"
Il Papa: "Basta attacchi alla famiglia, non è modello superato"
Papa Francesco ha puntato il dito contro i tentativi, anche legislativi, di mettere in dubbio il ruolo del modello familiare tradizionale: lo ha fatto nell'incontro con le famiglie del Messico a Tuxtla Gutierrez, nel Chiapas, in uno stadio affollato da oltre 50 mila persone. Parole che arrivano nella notte in Italia, complice il fuso orario, precedendo di qualche ora l'incandescente scontro politico sul Ddl Cirinnà. Ma il pensiero di Bergoglio è stato poi ribadito alcune ore dopo dal portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi: "per papa Francesco il matrimonio è solo quello fra uomo e donna". "Lo ripete in tutto il mondo", ha detto padre Lombardi nel corso di un briefing a Morelia, nella tappa successiva del viaggio del Papa in Messico.
Secondo il Pontefice, nel mondo ci si sono visioni della famiglia che "penetrano nelle società che si definiscono moderne". Invece, "è la colonizzazione ideologica - è tornato a denunciare con forza nel suo incontro in Chiapas -: l'idea colonizzatrice e distruttrice della famiglia, che è il nucleo della nostra società".
Il Papa ha incoraggiato anche gli sforzi, i sacrifici, il "coraggio" necessario alle famiglie per andare avanti in tempi di difficoltà. "Certo - ha osservato -, vivere in famiglia non sempre è facile, spesso è doloroso e faticoso, ma, come più di una volta ho detto riferendomi alla Chiesa, penso che questo possa essere applicato anche alla famiglia: preferisco una famiglia ferita che ogni giorno cerca di coniugare l'amore, a una società malata per la chiusura e la comodità della paura di amare. Preferisco una famiglia che una volta dopo l'altra cerca di ricominciare a una società narcisistica e ossessionata dal lusso e dalle comodità".
Come spesso gli capita, ha voluto condire la sua argomentazione con un esempio 'a braccio': "Si chiede: 'Quanti figli hai?' 'No, ci piace fare vacanze, turismo, avere una bella casa...'. E i figli restano lì, e quando ne hai uno ti è passata la voglia. E che danno che fa questo!". "Io preferisco - ha concluso - una famiglia con la faccia stanca per i sacrifici, ai volti imbellettati che non sanno di tenerezza e compassione".
Tra le testimonianze ascoltate dal Papa, anche quella di una famiglia composta da due genitori divorziati risposati, Humberto e Claudia, che da tre anni sono in un gruppo seguito dalla Chiesa e che fanno opera di volontariato negli ospedali e e nelle carceri. "Come divorziati risposati non possiamo accedere all'eucaristia - hanno detto -, ma possiamo comunicare attraverso il fratello in necessità, il fratello malato, il fratello privato della libertà, ecc. Noi cerchiamo di trasmettere l'amore di Dio, che abbiamo sentito".
"E' meraviglioso avere un matrimonio e una famiglia, in cui il centro è Dio", hanno detto. "Siete nella Chiesa - ha detto loro Francesco, glissando però sulla concessione dei sacramenti -. La vostra comunione è quella con il fratello bisognoso".
L'isolamento, la precarietà, sono i veri nemici da vincere per papa Bergoglio. "Il modo di combattere questa precarietà e questo isolamento, che ci rendono vulnerabili da tante apparenti soluzioni, va dato a diversi livelli - ha affermato -. Uno è attraverso leggi che proteggano e garantiscano il minimo necessario affinché ogni famiglia e ogni persona possa crescere attraverso lo studio e un lavoro dignitoso".
E l'altro, "come hanno ben sottolineato le testimonianze di Humberto e Claudia, quando ci hanno detto che stavano cercando di trasmetterci l'amore di Dio che avevano sperimentato nel servizio e nell'assistenza agli altri". "Leggi e impegno personale - ha incoraggiato Francesco - sono un buon abbinamento per spezzare la spirale della precarietà".